lunedì 27 aprile 2009

Bike sharing a Milano, un vero successo

Da corriere.it del 23 Aprile 2009

CANTIERI PER ALTRE NOVE STAZIONI. CROCI: MEZZO PREFERITO DAI MANAGER DEL CENTRO
«Niente traffico e parcheggio»
In ufficio con il bike sharing
Dalle 8 alle 9 l’ora di punta del servizio Nuova legge sulla mobilità ciclistica. Legambiente: servono più fondi

Il manager della banca d’affari, l’impiegato di A2A, la commessa della Rinascente e la tito lare della boutique in via Mon tenapoleone: abitano fuori cit tà, sono pendolari, viaggiano con le Nord, arrivano a Cadorna, smontano dal treno e infor cano la bici. Direzione: centro. Destinazione: piazza Beccaria, Duomo, San Babila e via San Pietro all’Orto. Cinque mesi di sperimenta zione e ora sappiamo chi sono e come si muovono gli utenti del bike sharing, il servizio BikeMi delle due ruote in con divisione. Comune e Clear Channel, il gestore, hanno se guito le tracce (elettroniche) e mappato gli spostamenti degli oltre novemila abbonati (9.032, ultimo dato, più uomi ni che donne). Gli orari di pun ta dimostrano la funzione del sistema: «Un mezzo di traspor to pubblico che integra la rete di treno, tram e metrò». I cicli sti prelevano la bici per andare al lavoro (ore 8-10), la ripren¬dono in pausa (ore 13-14) e la ritrovano per cena (ore 18-19). Percorsi più battuti: da Cador na al centro, e ritorno. «Abbiamo toccato punte di 2.800 prelievi al giorno e rag giunto i 120mila complessivi. È un servizio in continua cre scita per il quale stiamo lavo rando con impegno», assicura l’assessore alla Mobilità, Edoar do Croci.
I numeri dicono an che che il bike sharing si diffonde nonostante le strade — «poche piste ciclabili e percor si protetti!», protestano le asso ciazioni — non prevedano cor sie ad hoc per le due ruote. I milanesi si stanno «prendendo» il loro spazio e l’hanno capito anche le società di marketing, che la bici è di moda: una pat tuglia di hostess ha riempito proprio ieri i cestini del Bike Mi di salviettine e coprisella, è stata una sorpresa anche per il Comune, «altro segnale che il servizio piace». Infatti: nel weekend prima di Pasqua sono stati sottoscritti 40 mini ab bonamenti al giorno (per le 24 ore). Mentre sono stati aperti i cantieri per altre 9 bici-stazioni: Santa Maria del Carmine, viale Gadio, piazza Mentana, largo Ansperto e le vie Manzoni, D’Ancona, Mascagni, Molino delle Armi, San Marco, Ansperto e viale Gadio. La rete ne conta ormai un centinaio.
Tutte le tracce portano in centro. Alle fermate BikeMi di Cadorna, Duomo, San Babila, corso Italia e Porta Venezia: so no le più utilizzate. Da ieri a domenica, in occasione del Salone del mobile, l’orario di chiusura di tutto il servizio è stato prolungato dalle 23 alle 2 di notte: «Vogliamo condividere il successo del sistema con i visitatori della Fiera», sottolinea l’assessore Croci. Per altro, aggiungono da Palazzo Marino, se la sperimentazione dovesse funzionare il fuori-orario potrebbe diventare regola: «È la prima richiesta degli iscritti». L’altra sono le piste. Di più e più sicure. Ieri l’altro la Regione ha approvato la nuova legge sulla mobilità ciclistica, tra i dubbi di Legambiente: «Buone le intenzioni, ma le risorse sono troppo scarse». È ormai in sufficiente, visto l’afflusso dei pendolari treno+bici, anche la stazione del bike sharing di Cadorna. Il Comune ha già previsto un raddoppio, la fermata bis, «ma forse bisognerà potenziarla ancora». Si triplica.
Armando Stella corriere.it

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