Riportiamo un bell'articolo di Riccardo Speziali di MBnews che fa' un breve riepilogo della situazione drammatica della stazione di Monza.
(cliccare sul titolo per il redirect su MBnews)
http://www.mbnews.it/attualita/109-attualita/16493-monza-stazione-biglietto-da-visita-per-expo-2015-per-ora-solo-sporco-e-gravi-mal-funzionamenti.html
Campagna di sensibilizzazione sul Problema dei parcheggi, del traffico e dello SMOG ad Arcore e zone limitrofe, e sul fenomeno sempre crescente del pendolarismo con servizi sempre piu' scadenti. http://www.petitiononline.com/arcore01/petition.html per scriverci ParcheggioArcore@gmail.com
mercoledì 29 dicembre 2010
giovedì 23 dicembre 2010
Quello che ci aspetta per il 2011
TAVOLO TPL REGIONE LOMBARDIA SU TAGLI
DIETRO TANTO FUMO SI NASCONDONO GLI AUMENTI (SALATI)!
Sì è tenuta nel tardo pomeriggio di ieri, 22 dicembre 2010, l’attesa riunione del Tavolo TPL della Regione Lombardia, nel corso del quale l’assessore Cattaneo ha presentato i risultati della trattativa col Governo in merito ai tagli ai finanziamenti al trasporto pubblico locale e le sue proposte in merito agli aumenti tariffari conseguenti.
L’esito della trattativa col Governo ha portato a ridurre l’entità delle minori risorse a 82 milioni, che verrebbe principalmente compensata da un adeguamento delle tariffe del 10% che entrerà in vigore da febbraio, nonché da efficientamenti per circa il 3%.
Relativamente al risultato della riduzione del gap economico, inizialmente dell’ordine di 200-300 milioni, ha certamente contribuito anche il pressing da parte delle parti sociali e dei rappresentanti degli utenti, nonché della petizione, avviata dal Patto dei Pendolari, che, in Lombardia, ha raccolto 7.500 firme. Nel corso della riunione, e in attesa di un incontro, già richiesto, col Presidente Formigoni, abbiamo consegnato all’assessore Cattaneo copia delle firme sinora raccolte.
Prendiamo però atto che non si siano attivate delle misure di finanziamento più solide per il TPL, sia a livello centrale, sia a livello locale, ad esempio recuperando ulteriori risorse, se queste mancano veramente, anche con la questione delle accise che possono venire autonomamente decise dalla Regione, per non parlare degli investimenti infrastrutturali su molti dei quali sussistono, quanto meno, forti perplessità.
Tra le proposte compensative della manovra tariffaria, vi è l’introduzione di titoli di viaggio di libera circolazione su tutto il territorio regionale, anche mensili al prezzo promozionale di 85 euro (che diventeranno 99 entro il 2011), e l’estensione dell’abbonamento integrato Treno + trasporti urbani a tutti i capoluoghi di provincia, che prenderà il nome di TuttoCittà.
Accanto al dato positivo dei nuovi titoli di viaggio, va tuttavia osservato che, con modalità che non sono affatto chiare, la proposta di Cattaneo comprende anche un aumento dei biglietti aggiuntivo rispetto al 10% annunciato da febbraio, basato su non meglio precisati parametri di qualità, che si andrebbe a sommare al risultato del noto “algoritmo” tariffario, che, ad agosto 2011, potrebbe essere dell’ordine del 4-5%. In totale, entro l’estate (o al più inizio 2012) sui servizi ferroviari avremmo quasi certamente la somma dell’aumento del 2,39% non ancora applicato, il 10% da febbraio, il 5% dell’algoritmo e, dulcis in fundo, il nuovo incremento “qualitativo” di un ulteriore 10%. A conti fatti, rispetto ad oggi, si prospettano, nel giro di pochi mesi, aumenti reali delle tariffe dal 18% al 30%, non giustificati dai dati economici presentati e non previsti nel Patto TPL.
A fronte dunque di una simile prospettiva di aumenti tariffari, le “misure compensative” risultano ad oggi del tutto inadeguate, mentre assistiamo ad una complicazione del sistema tariffario, normativo e gestionale che non contribuirà certo alla trasparenza.
L’impressione dunque è quella che, invece di una “stangata”, sia stata decisa una strategia di tante piccole “stangatine”, intorno alle quali si sta facendo sollevare una cortina fumogena, il tutto in assenza di quelle vere misure compensative e mitigatrici che chiediamo da tempo, e sulle quali non ci risulta siano fatte proposte concrete, quali la revisione del sistema dei “bonus” e delle penali, delle condizioni di trasporto, delle precedente di circolazione, dei rapporti con gli utenti, della trasparenza delle informazioni. Solo a condizione che vi sia una dimostrata volontà di prendere seriamente in considerazione queste nostre richieste, e limitatamente ad un incremento tariffario complessivo nel corso del 2011 limitato al 10%, alla verifica degli obiettivi del Patto TpL con la revisione condivisa del cd “algoritmo tariffario”, possiamo prendere in considerazione di sottoscrivere le proposte formulate ieri da Cattaneo.
Ribadiamo l’invito, già formalizzato, al Presidente Formigoni ad incontrare i pendolari firmatari della petizione, che proseguirà sul sito www.patto.ilpendolare.com, quale forma di pressione perché non siano solo i pendolari i soggetti chiamati pagare i costi della crisi, di inefficienze e di spreche non certo da loro causati.
Milano, 23 dicembre 2010
La nostra risposta alla richiesta di condivisione della manovra tariffaria
Egregio assessore,
ribadiamo l'apprezzamento per il lavoro svolto e l'articolazione delle proposte, che tuttavia non diminuisce l'impatto sui pendolari e sulle loro famiglie di questa manovra e la sua sostanziale iniquità nei confronti di utenti-clienti-consumatori dal comportamento ambientalmente virtuoso.
Manifestiamo la disponibilità a partecipare al tavolo tecnico se questo consentirà di definire concrete misure compensative degli aumenti del 10% di febbraio, ma riteniamo che l'algoritmo tariffario definito dal Patto sia ampiamente sufficiente, anche perché da ciò già giustificato a suo tempo, per promuovere un deciso miglioramento della qualità e della quantità dei servizi... anche attraverso l'adeguamento delle tariffe mediante l'algoritmo matematico (citando dall' art. 17).
Pertanto, solo a condizione che sia verificata la volontà di accettare le nostre richieste in termini di:
• revisione del sistema dei "bonus" e delle penali,
• revisione delle condizioni di trasporto,
• revisione delle precedente di circolazione,
• definizione di modalità di rapporto con gli utenti che non siano umilianti,
• disponibilità delle informazioni sul servizio e sulla gestione economica,
• condivisione della politica di investimenti,
• aumento della velocità commerciale come previsto dal Patto TPL del 10% entro il 2011,
limitando l'incremento tariffario complessivo nel corso del 2011 al 10%, con la verifica degli obiettivi del Patto TpL e la revisione condivisa del cd "algoritmo tariffario" per l'adozione di eventuali ulteriori misure tariffarie negli anni a seguire ma stralciando ogni ipotesi di ulteriore aumento al 20%, possiamo prendere in considerazione di sottoscrivere il documento da lei proposto.
Cordiali saluti
Per il Coordinamento dei Comitati Pendolari Regione Lombardia
Giorgio Dahò
Ringraziamo Giorgio Dahò per il tempo che spende, in difesa dei pendolari lombardi, tempo che dedica in maniera gratuita, e' giusto ricordalo, a differenza di questi politici che si intascano soldi per prendere delle decisioni che vanno contro il buon senso e verso lo sviluppo di questo paese. GRAZIE Giorgio.
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore
DIETRO TANTO FUMO SI NASCONDONO GLI AUMENTI (SALATI)!
Sì è tenuta nel tardo pomeriggio di ieri, 22 dicembre 2010, l’attesa riunione del Tavolo TPL della Regione Lombardia, nel corso del quale l’assessore Cattaneo ha presentato i risultati della trattativa col Governo in merito ai tagli ai finanziamenti al trasporto pubblico locale e le sue proposte in merito agli aumenti tariffari conseguenti.
L’esito della trattativa col Governo ha portato a ridurre l’entità delle minori risorse a 82 milioni, che verrebbe principalmente compensata da un adeguamento delle tariffe del 10% che entrerà in vigore da febbraio, nonché da efficientamenti per circa il 3%.
Relativamente al risultato della riduzione del gap economico, inizialmente dell’ordine di 200-300 milioni, ha certamente contribuito anche il pressing da parte delle parti sociali e dei rappresentanti degli utenti, nonché della petizione, avviata dal Patto dei Pendolari, che, in Lombardia, ha raccolto 7.500 firme. Nel corso della riunione, e in attesa di un incontro, già richiesto, col Presidente Formigoni, abbiamo consegnato all’assessore Cattaneo copia delle firme sinora raccolte.
Prendiamo però atto che non si siano attivate delle misure di finanziamento più solide per il TPL, sia a livello centrale, sia a livello locale, ad esempio recuperando ulteriori risorse, se queste mancano veramente, anche con la questione delle accise che possono venire autonomamente decise dalla Regione, per non parlare degli investimenti infrastrutturali su molti dei quali sussistono, quanto meno, forti perplessità.
Tra le proposte compensative della manovra tariffaria, vi è l’introduzione di titoli di viaggio di libera circolazione su tutto il territorio regionale, anche mensili al prezzo promozionale di 85 euro (che diventeranno 99 entro il 2011), e l’estensione dell’abbonamento integrato Treno + trasporti urbani a tutti i capoluoghi di provincia, che prenderà il nome di TuttoCittà.
Accanto al dato positivo dei nuovi titoli di viaggio, va tuttavia osservato che, con modalità che non sono affatto chiare, la proposta di Cattaneo comprende anche un aumento dei biglietti aggiuntivo rispetto al 10% annunciato da febbraio, basato su non meglio precisati parametri di qualità, che si andrebbe a sommare al risultato del noto “algoritmo” tariffario, che, ad agosto 2011, potrebbe essere dell’ordine del 4-5%. In totale, entro l’estate (o al più inizio 2012) sui servizi ferroviari avremmo quasi certamente la somma dell’aumento del 2,39% non ancora applicato, il 10% da febbraio, il 5% dell’algoritmo e, dulcis in fundo, il nuovo incremento “qualitativo” di un ulteriore 10%. A conti fatti, rispetto ad oggi, si prospettano, nel giro di pochi mesi, aumenti reali delle tariffe dal 18% al 30%, non giustificati dai dati economici presentati e non previsti nel Patto TPL.
A fronte dunque di una simile prospettiva di aumenti tariffari, le “misure compensative” risultano ad oggi del tutto inadeguate, mentre assistiamo ad una complicazione del sistema tariffario, normativo e gestionale che non contribuirà certo alla trasparenza.
L’impressione dunque è quella che, invece di una “stangata”, sia stata decisa una strategia di tante piccole “stangatine”, intorno alle quali si sta facendo sollevare una cortina fumogena, il tutto in assenza di quelle vere misure compensative e mitigatrici che chiediamo da tempo, e sulle quali non ci risulta siano fatte proposte concrete, quali la revisione del sistema dei “bonus” e delle penali, delle condizioni di trasporto, delle precedente di circolazione, dei rapporti con gli utenti, della trasparenza delle informazioni. Solo a condizione che vi sia una dimostrata volontà di prendere seriamente in considerazione queste nostre richieste, e limitatamente ad un incremento tariffario complessivo nel corso del 2011 limitato al 10%, alla verifica degli obiettivi del Patto TpL con la revisione condivisa del cd “algoritmo tariffario”, possiamo prendere in considerazione di sottoscrivere le proposte formulate ieri da Cattaneo.
Ribadiamo l’invito, già formalizzato, al Presidente Formigoni ad incontrare i pendolari firmatari della petizione, che proseguirà sul sito www.patto.ilpendolare.com, quale forma di pressione perché non siano solo i pendolari i soggetti chiamati pagare i costi della crisi, di inefficienze e di spreche non certo da loro causati.
Milano, 23 dicembre 2010
La nostra risposta alla richiesta di condivisione della manovra tariffaria
Egregio assessore,
ribadiamo l'apprezzamento per il lavoro svolto e l'articolazione delle proposte, che tuttavia non diminuisce l'impatto sui pendolari e sulle loro famiglie di questa manovra e la sua sostanziale iniquità nei confronti di utenti-clienti-consumatori dal comportamento ambientalmente virtuoso.
Manifestiamo la disponibilità a partecipare al tavolo tecnico se questo consentirà di definire concrete misure compensative degli aumenti del 10% di febbraio, ma riteniamo che l'algoritmo tariffario definito dal Patto sia ampiamente sufficiente, anche perché da ciò già giustificato a suo tempo, per promuovere un deciso miglioramento della qualità e della quantità dei servizi... anche attraverso l'adeguamento delle tariffe mediante l'algoritmo matematico (citando dall' art. 17).
Pertanto, solo a condizione che sia verificata la volontà di accettare le nostre richieste in termini di:
• revisione del sistema dei "bonus" e delle penali,
• revisione delle condizioni di trasporto,
• revisione delle precedente di circolazione,
• definizione di modalità di rapporto con gli utenti che non siano umilianti,
• disponibilità delle informazioni sul servizio e sulla gestione economica,
• condivisione della politica di investimenti,
• aumento della velocità commerciale come previsto dal Patto TPL del 10% entro il 2011,
limitando l'incremento tariffario complessivo nel corso del 2011 al 10%, con la verifica degli obiettivi del Patto TpL e la revisione condivisa del cd "algoritmo tariffario" per l'adozione di eventuali ulteriori misure tariffarie negli anni a seguire ma stralciando ogni ipotesi di ulteriore aumento al 20%, possiamo prendere in considerazione di sottoscrivere il documento da lei proposto.
Cordiali saluti
Per il Coordinamento dei Comitati Pendolari Regione Lombardia
Giorgio Dahò
Ringraziamo Giorgio Dahò per il tempo che spende, in difesa dei pendolari lombardi, tempo che dedica in maniera gratuita, e' giusto ricordalo, a differenza di questi politici che si intascano soldi per prendere delle decisioni che vanno contro il buon senso e verso lo sviluppo di questo paese. GRAZIE Giorgio.
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore
martedì 14 dicembre 2010
Tagli ai treni per il 2011.
da Repubblica.it del 14 Dicembre 2010 (era ora che ne parlassero anche i giornali di regime!)
2011, il pendolare resta a terra Meno treni e pochi fondi, è allarme
Il rapporto Legambiente: per il prossimo anno mancherà la metà delle risorse. In Italia ogni giorno 2 milioni 700 mila viaggiatori si spostano in treno. L'annuncio delle Ferrovie: 154 convogli a lunga percorrenza sono in perdita e verranno eliminati
di GIOVANNI VALENTINI
Il 2011 sarà un anno nero per chi si sposta in treno
MENTRE le nostre Ferrovie dello Stato sbarcano in Germania, acquisendo il 5% della società che gestisce le linee dei pendolari tedeschi, il 2011 rischia di diventare l'anno nero per i pendolari italiani e per il trasporto ferroviario nel nostro Paese. Sono 2 milioni e 700 mila in Italia i viaggiatori che ogni giorno prendono il treno per motivi di lavoro o di studio e negli ultimi due anni sono aumentati dell'11,5%, circa 300 mila persone in più. Ma, in base al Rapporto Pendolari 2010 compilato da Legambiente che la Repubblica è in grado di anticipare, la riduzione delle risorse disponibili e quindi il taglio dei collegamenti minacciano di provocare nel prossimo anno un salto nel buio nel trasporto nazionale su rotaia.
I vertici delle Ferrovie hanno annunciato nei giorni scorsi che verranno eliminati 154 treni a lunga percorrenza su 600, perché risultano in perdita. Per quanto riguarda le linee dei pendolari, mancano 800 milioni di euro rispetto al 2010, vale a dire il 45% delle risorse che garantivano un servizio già spesso carente, con treni perennemente in ritardo, scomodi e sporchi. L'associazione guidata da Vittorio Cogliati Dezza prevede un taglio drastico a danno di quei cittadini - operai, impiegati, studenti - che abitano nelle periferie urbane e utilizzano quotidianamente il mezzo di trasporto più sostenibile: da qui, l'allarme degli ambientalisti contro l'aumento del traffico privato e dell'inquinamento.
Per ora, i tagli non compaiono nel nuovo orario ferroviario in vigore dal 13 dicembre. E le stesse
Regioni, responsabili dei contratti di servizio, non sanno al momento quali collegamenti sopprimere o di quanto aumentare i biglietti. Nel silenzio generale, il ministro dei Trasporti Altero Matteoli è riuscito a ottenere anche in questa Finanziaria 400 milioni di euro per l'autotrasporto e altri 1.200 milioni per nuove strade e autostrade, tra i fondi della cosiddetta Legge Obiettivo e quelli per l'Expo di Milano. In mancanza di interventi efficaci, è un disastro ferroviario annunciato quello che - secondo Legambiente - si prepara per il nuovo anno. Dice il presidente Cogliati Dezza: "Occorre impedire una prospettiva di abbandono del trasporto ferroviario, vivendo in città sempre più inquinate, con il trasporto su gomma responsabile di oltre il 20% delle emissioni di CO2 sul nostro territorio e una tendenza in costante crescita".
All'origine di questa situazione, ci sono le manovre economiche adottate dal governo a luglio e a dicembre. In pratica, risultano cancellati i trasferimenti alle Regioni per il fondo del servizio ferroviario locale pari a 1.215 milioni di euro. La beffa è che, per placare le proteste degli assessori regionali, sono stati individuati 425 milioni di euro che però corrispondono alle risorse già stanziate l'anno scorso per l'acquisto di treni pendolari e mai impegnate: ora verranno utilizzati dalle Regioni per "salvare" la circolazione di quelli esistenti. Ma il rischio ulteriore per i pendolari è che gli stanziamenti previsti da Trenitalia per l'acquisto di nuovi treni e l'ammodernamento delle carrozze, legati ai contratti di servizio con le Regioni si possano bloccare per mancanza di risorse.
È proprio nei confronti delle amministrazioni regionali, perciò, che Legambiente lancia un appello alla responsabilità, contestando "l'inadeguata reazione che hanno opposto a un taglio che non ha paragoni rispetto ad altre voci di spesa statale". Al momento, le Regioni più sensibili alle esigenze dei pendolari sono state l'Emilia Romagna, la Toscana e la Lombardia, che hanno approvato assestamenti di bilancio per limitare il taglio dei treni nell'ordine del 5-10% a fronte di un amento delle tariffe tra il 10 e il 20%. Nella maggior parte delle altre si teme un rincaro dei biglietti fino al 30%.
Da Roma alla periferia, la tendenza generale continua a essere quella di privilegiare la strada a danno della rotaia. E la questione appare tanto più delicata, alla vigilia della liberalizzazione del servizio ferroviario previsto dalle Direttive europee. È in gioco la stessa sopravvivenza del servizio ferroviario universale nel nostro Paese: quello cioè che assicura i collegamenti con centri urbani e direttrici fondamentali a minor traffico, come l'asse adriatico e quello tirrenico, o i collegamenti trasversali da un versante all'altro della Penisola. "Sono città e cittadini che proprio nel 150° anniversario dell'Unità d'Italia - conclude il Rapporto di Legambiente - rischiano di ritrovarsi meno collegati e più lontani rispetto al resto del Paese".
2011, il pendolare resta a terra Meno treni e pochi fondi, è allarme
Il rapporto Legambiente: per il prossimo anno mancherà la metà delle risorse. In Italia ogni giorno 2 milioni 700 mila viaggiatori si spostano in treno. L'annuncio delle Ferrovie: 154 convogli a lunga percorrenza sono in perdita e verranno eliminati
di GIOVANNI VALENTINI
Il 2011 sarà un anno nero per chi si sposta in treno
MENTRE le nostre Ferrovie dello Stato sbarcano in Germania, acquisendo il 5% della società che gestisce le linee dei pendolari tedeschi, il 2011 rischia di diventare l'anno nero per i pendolari italiani e per il trasporto ferroviario nel nostro Paese. Sono 2 milioni e 700 mila in Italia i viaggiatori che ogni giorno prendono il treno per motivi di lavoro o di studio e negli ultimi due anni sono aumentati dell'11,5%, circa 300 mila persone in più. Ma, in base al Rapporto Pendolari 2010 compilato da Legambiente che la Repubblica è in grado di anticipare, la riduzione delle risorse disponibili e quindi il taglio dei collegamenti minacciano di provocare nel prossimo anno un salto nel buio nel trasporto nazionale su rotaia.
I vertici delle Ferrovie hanno annunciato nei giorni scorsi che verranno eliminati 154 treni a lunga percorrenza su 600, perché risultano in perdita. Per quanto riguarda le linee dei pendolari, mancano 800 milioni di euro rispetto al 2010, vale a dire il 45% delle risorse che garantivano un servizio già spesso carente, con treni perennemente in ritardo, scomodi e sporchi. L'associazione guidata da Vittorio Cogliati Dezza prevede un taglio drastico a danno di quei cittadini - operai, impiegati, studenti - che abitano nelle periferie urbane e utilizzano quotidianamente il mezzo di trasporto più sostenibile: da qui, l'allarme degli ambientalisti contro l'aumento del traffico privato e dell'inquinamento.
Per ora, i tagli non compaiono nel nuovo orario ferroviario in vigore dal 13 dicembre. E le stesse
Regioni, responsabili dei contratti di servizio, non sanno al momento quali collegamenti sopprimere o di quanto aumentare i biglietti. Nel silenzio generale, il ministro dei Trasporti Altero Matteoli è riuscito a ottenere anche in questa Finanziaria 400 milioni di euro per l'autotrasporto e altri 1.200 milioni per nuove strade e autostrade, tra i fondi della cosiddetta Legge Obiettivo e quelli per l'Expo di Milano. In mancanza di interventi efficaci, è un disastro ferroviario annunciato quello che - secondo Legambiente - si prepara per il nuovo anno. Dice il presidente Cogliati Dezza: "Occorre impedire una prospettiva di abbandono del trasporto ferroviario, vivendo in città sempre più inquinate, con il trasporto su gomma responsabile di oltre il 20% delle emissioni di CO2 sul nostro territorio e una tendenza in costante crescita".
All'origine di questa situazione, ci sono le manovre economiche adottate dal governo a luglio e a dicembre. In pratica, risultano cancellati i trasferimenti alle Regioni per il fondo del servizio ferroviario locale pari a 1.215 milioni di euro. La beffa è che, per placare le proteste degli assessori regionali, sono stati individuati 425 milioni di euro che però corrispondono alle risorse già stanziate l'anno scorso per l'acquisto di treni pendolari e mai impegnate: ora verranno utilizzati dalle Regioni per "salvare" la circolazione di quelli esistenti. Ma il rischio ulteriore per i pendolari è che gli stanziamenti previsti da Trenitalia per l'acquisto di nuovi treni e l'ammodernamento delle carrozze, legati ai contratti di servizio con le Regioni si possano bloccare per mancanza di risorse.
È proprio nei confronti delle amministrazioni regionali, perciò, che Legambiente lancia un appello alla responsabilità, contestando "l'inadeguata reazione che hanno opposto a un taglio che non ha paragoni rispetto ad altre voci di spesa statale". Al momento, le Regioni più sensibili alle esigenze dei pendolari sono state l'Emilia Romagna, la Toscana e la Lombardia, che hanno approvato assestamenti di bilancio per limitare il taglio dei treni nell'ordine del 5-10% a fronte di un amento delle tariffe tra il 10 e il 20%. Nella maggior parte delle altre si teme un rincaro dei biglietti fino al 30%.
Da Roma alla periferia, la tendenza generale continua a essere quella di privilegiare la strada a danno della rotaia. E la questione appare tanto più delicata, alla vigilia della liberalizzazione del servizio ferroviario previsto dalle Direttive europee. È in gioco la stessa sopravvivenza del servizio ferroviario universale nel nostro Paese: quello cioè che assicura i collegamenti con centri urbani e direttrici fondamentali a minor traffico, come l'asse adriatico e quello tirrenico, o i collegamenti trasversali da un versante all'altro della Penisola. "Sono città e cittadini che proprio nel 150° anniversario dell'Unità d'Italia - conclude il Rapporto di Legambiente - rischiano di ritrovarsi meno collegati e più lontani rispetto al resto del Paese".
domenica 5 dicembre 2010
Le multe ai pendolari.
Ritorniamo a parlare del fenomeno multe ai pendolari.
La nostra campagna continua, ogni settimana si aggiungono persone nuove che vogliono far ricorso per queste ingiuste multe.
Noi, tramite il nostro avvocato Antonella Cavaiuolo, abbiamo messo a punto un ricorso che enuncia una sentenza della Cassazione, in cui si dice espressamente che, per poter mettere le multe, il comune deve GARANTIRE, che ci siano parcheggi a sufficienza nella zona, per poter permettere a chiunque di parcheggiare, e quindi sanzionare i "furbi" che non rispettano le regole.
Qui la regola e' molto chiara da molti anni, Arcore e' diventata la stazione di riferimento per andare a Milano, ogni anno transitano 3 milioni di utenti (dati TRENITALIA), l'equivalente di un aereoporto di medie dimensioni, e i posti auto non bastano.
I mezzi alternativi per raggiungere la stazione come pullman e ciclabili sono gravemente insufficienti per i pullman e completamente assenti, per il discorso CICLABILI.
Noi come comitato e' da anni che denunciamo questa carenza, attraverso ogni mezzo di informazione, ad OGGI il comune non ha fatto NULLA di concreto per darci nuovi stalli, per riorganizzare il trasporto pubblico o per creare anche solo 1 metro in piu' di pista ciclabile, SOLO PAROLE e PAROLE, ma noi guardiamo i fatti e questi ad oggi non ci sono.
Lo stesso comune continua inoltre a fare cassa con le giornate lavorative di lavoratori e studenti che non trovano posto, fregandosene di tutto.
Noi diciamo basta a questa campagna contro le multe selvagge e che non hanno nessun senso, se volete far ricorso contattateci, vi daremo tutti gli elementi per fare i ricorsi sia al prefetto che al giudice di pace, noi non molleremo MAI !
parcheggioarcore@gmail.com
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore
La nostra campagna continua, ogni settimana si aggiungono persone nuove che vogliono far ricorso per queste ingiuste multe.
Noi, tramite il nostro avvocato Antonella Cavaiuolo, abbiamo messo a punto un ricorso che enuncia una sentenza della Cassazione, in cui si dice espressamente che, per poter mettere le multe, il comune deve GARANTIRE, che ci siano parcheggi a sufficienza nella zona, per poter permettere a chiunque di parcheggiare, e quindi sanzionare i "furbi" che non rispettano le regole.
Qui la regola e' molto chiara da molti anni, Arcore e' diventata la stazione di riferimento per andare a Milano, ogni anno transitano 3 milioni di utenti (dati TRENITALIA), l'equivalente di un aereoporto di medie dimensioni, e i posti auto non bastano.
I mezzi alternativi per raggiungere la stazione come pullman e ciclabili sono gravemente insufficienti per i pullman e completamente assenti, per il discorso CICLABILI.
Noi come comitato e' da anni che denunciamo questa carenza, attraverso ogni mezzo di informazione, ad OGGI il comune non ha fatto NULLA di concreto per darci nuovi stalli, per riorganizzare il trasporto pubblico o per creare anche solo 1 metro in piu' di pista ciclabile, SOLO PAROLE e PAROLE, ma noi guardiamo i fatti e questi ad oggi non ci sono.
Lo stesso comune continua inoltre a fare cassa con le giornate lavorative di lavoratori e studenti che non trovano posto, fregandosene di tutto.
Noi diciamo basta a questa campagna contro le multe selvagge e che non hanno nessun senso, se volete far ricorso contattateci, vi daremo tutti gli elementi per fare i ricorsi sia al prefetto che al giudice di pace, noi non molleremo MAI !
parcheggioarcore@gmail.com
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore
lunedì 29 novembre 2010
Altroconsumo fornisce i legali per causa a Trenitalia
Da corriere.it
L'ASSOCIAZIONE: VI FORNIAMO CONSULENZA LEGALE PER CHIEDERE I DANNI
Ritardi, sporcizia, affollamento
L'80% dei pendolari boccia i treni
Inchiesta di Altroconsumo sulle tratte più frequentate: maglia nera alla Piacenza-Milano. «Fate causa»
ROMA - Quelli che stanno peggio sono al Nord: sulla linea Piacenza-Milano (e viceversa) non c'è una cosa che funzioni. Bagni rotti. Oppure chiusi. Oppure talmente sporchi da essere inavvicinabili. Per non dire della puntualità. Mai che arrivi in orario quel treno. Non è che le cose migliorino però spostandosi. Segno nero anche sulla Pavia-Milano, Novara-Milano, Varese-Milano, Como-Milano. E la Bergamo-Carnate-Milano gareggia per il primo posto tra le peggiori tratte pendolari d'Italia. Ma certo, mica se la passano bene tutti gli altri. Quelli della Fara Sabina-Roma o della Frosinone-Roma, per esempio, anche loro in coda per soddisfazione (inesistente) del servizio. O quelli della Formia-Napoli o della Orte-Roma. Per non dire poi della Nettuno-Roma, della Avezzano-Roma o della Salerno-Napoli. (guarda la tabella)
Pendolari sul Pavia-Milano (Sacchiero) L'INCHIESTA - Almeno secondo l'inchiesta fatta da Altroconsumo che ha viaggiato sui treni pendolari più trafficati d'Italia, quelli che portano a Milano, a Roma, a Napoli, ed ha ascoltato chi ogni giorno combatte con puntualità, pulizia, affollamento, cioè lavoratori e studenti che si alzano all'alba per riuscire a raggiungere la loro destinazione anche molte ore dopo, causa ritardi cronici. E già sono stanchi, arrabbiati, stressati. «Siamo uomini o pendolari?» è la campagna dell'associazione dei consumatori che di pendolari ne ha seguiti 1407 su 25 tratte. E la maggior parte ha bocciato il servizio ricevuto ogni giorno. Cento per cento di insoddisfatti i viaggiatori che ogni mattina prendono il treno a Piacenza per arrivare a Milano: il 98% di loro si lamenta della totale mancanza di igiene e dell'affollamento. Il cento per cento della puntualità: che non c'è mai.
LA BOCCIATURA - E così via sul resto delle altre tratte. Pessime la Bergamo-Carnate-Milano così come la Fara Sabina-Roma e la Frosinone-Roma: treni lerci, sedili strappati, bucati, insozzati da cibo e altro; toilettes impraticabili perché chiuse o perché troppo puzzolenti e indecenti per entrarci. E poi «si viaggia come su carri di bestiame», si lamentano i comitati pendolari di tutta Italia. Perché se da un lato aumentano i treni Alta Velocità, sugli altri binari diminuiscono quelli per chi non viaggia a trecento ma a 30 all'ora. Ma il numero delle carrozze resta lo stesso e per entrare (e scendere) bisogna camminarsi l'uno sull'altro. E quante volte si arriva (o si parte) da stazioni fantasma, dove è impossibile trovare una biglietteria, una indicazione, un pannello (non distrutto) degli arrivi e delle partenze?
Si viaggia solo in piedi sulla Brescia-Milano (Sioli) LE CAUSE - «Nessuno ci ascolta, nessuno ci dà risposte, nessuno si preoccupa di avvertirci se il treno non passerà, se arriverà tardi, se non ripartirà mai più». Che le condizioni di viaggio dei pendolari siano al limite della sopportazione si sa da tempo. Ma stavolta Altroconsumo offre agli insoddisfatti anche la possibilità di fare causa a chi fornisce (male) il servizio. Sul sito dell'associazione si può accedere ad una consulenza gratuita e segnalare le situazioni più eclatanti: «I casi di evidente e ripetuta lesione dei diritti di utente del servizio ferroviario si tradurranno in causa di fronte al Giudice di Pace». E per chi soffre ogni giorno sulle tratte peggiori (Piacenza-Milano, Bergamo-Carnate-Milano) Altroconsumo offre i propri legali per chiedere un risarcimento danni.
IL CASO - E anche Legambiente boccia i treni pendolari. Nel Lazio ha assegnato per il terzo anno consecutivo il «Trofeo Caronte» alla linea Fr8Nettuno-Roma: è la peggiore tra le 8 tratte regionali su cui ogni giorno viaggiano 360mila persone che cercano di raggiungere Roma. E proprio i pendolari della Nettuno-Roma tempo fa hanno promosso una raccolta di firme (classactionromanettuno@gmail.it)per una civil action contro Trenitalia: «Non è più sopportabile viaggiare su quei treni e in quel modo».
Claudia Voltattorni
cvoltattorni@corriere.it
Ringraziamo la Giornalista Claudia Voltattorni per l'articolo.
L'ASSOCIAZIONE: VI FORNIAMO CONSULENZA LEGALE PER CHIEDERE I DANNI
Ritardi, sporcizia, affollamento
L'80% dei pendolari boccia i treni
Inchiesta di Altroconsumo sulle tratte più frequentate: maglia nera alla Piacenza-Milano. «Fate causa»
ROMA - Quelli che stanno peggio sono al Nord: sulla linea Piacenza-Milano (e viceversa) non c'è una cosa che funzioni. Bagni rotti. Oppure chiusi. Oppure talmente sporchi da essere inavvicinabili. Per non dire della puntualità. Mai che arrivi in orario quel treno. Non è che le cose migliorino però spostandosi. Segno nero anche sulla Pavia-Milano, Novara-Milano, Varese-Milano, Como-Milano. E la Bergamo-Carnate-Milano gareggia per il primo posto tra le peggiori tratte pendolari d'Italia. Ma certo, mica se la passano bene tutti gli altri. Quelli della Fara Sabina-Roma o della Frosinone-Roma, per esempio, anche loro in coda per soddisfazione (inesistente) del servizio. O quelli della Formia-Napoli o della Orte-Roma. Per non dire poi della Nettuno-Roma, della Avezzano-Roma o della Salerno-Napoli. (guarda la tabella)
Pendolari sul Pavia-Milano (Sacchiero) L'INCHIESTA - Almeno secondo l'inchiesta fatta da Altroconsumo che ha viaggiato sui treni pendolari più trafficati d'Italia, quelli che portano a Milano, a Roma, a Napoli, ed ha ascoltato chi ogni giorno combatte con puntualità, pulizia, affollamento, cioè lavoratori e studenti che si alzano all'alba per riuscire a raggiungere la loro destinazione anche molte ore dopo, causa ritardi cronici. E già sono stanchi, arrabbiati, stressati. «Siamo uomini o pendolari?» è la campagna dell'associazione dei consumatori che di pendolari ne ha seguiti 1407 su 25 tratte. E la maggior parte ha bocciato il servizio ricevuto ogni giorno. Cento per cento di insoddisfatti i viaggiatori che ogni mattina prendono il treno a Piacenza per arrivare a Milano: il 98% di loro si lamenta della totale mancanza di igiene e dell'affollamento. Il cento per cento della puntualità: che non c'è mai.
LA BOCCIATURA - E così via sul resto delle altre tratte. Pessime la Bergamo-Carnate-Milano così come la Fara Sabina-Roma e la Frosinone-Roma: treni lerci, sedili strappati, bucati, insozzati da cibo e altro; toilettes impraticabili perché chiuse o perché troppo puzzolenti e indecenti per entrarci. E poi «si viaggia come su carri di bestiame», si lamentano i comitati pendolari di tutta Italia. Perché se da un lato aumentano i treni Alta Velocità, sugli altri binari diminuiscono quelli per chi non viaggia a trecento ma a 30 all'ora. Ma il numero delle carrozze resta lo stesso e per entrare (e scendere) bisogna camminarsi l'uno sull'altro. E quante volte si arriva (o si parte) da stazioni fantasma, dove è impossibile trovare una biglietteria, una indicazione, un pannello (non distrutto) degli arrivi e delle partenze?
Si viaggia solo in piedi sulla Brescia-Milano (Sioli) LE CAUSE - «Nessuno ci ascolta, nessuno ci dà risposte, nessuno si preoccupa di avvertirci se il treno non passerà, se arriverà tardi, se non ripartirà mai più». Che le condizioni di viaggio dei pendolari siano al limite della sopportazione si sa da tempo. Ma stavolta Altroconsumo offre agli insoddisfatti anche la possibilità di fare causa a chi fornisce (male) il servizio. Sul sito dell'associazione si può accedere ad una consulenza gratuita e segnalare le situazioni più eclatanti: «I casi di evidente e ripetuta lesione dei diritti di utente del servizio ferroviario si tradurranno in causa di fronte al Giudice di Pace». E per chi soffre ogni giorno sulle tratte peggiori (Piacenza-Milano, Bergamo-Carnate-Milano) Altroconsumo offre i propri legali per chiedere un risarcimento danni.
IL CASO - E anche Legambiente boccia i treni pendolari. Nel Lazio ha assegnato per il terzo anno consecutivo il «Trofeo Caronte» alla linea Fr8Nettuno-Roma: è la peggiore tra le 8 tratte regionali su cui ogni giorno viaggiano 360mila persone che cercano di raggiungere Roma. E proprio i pendolari della Nettuno-Roma tempo fa hanno promosso una raccolta di firme (classactionromanettuno@gmail.it)per una civil action contro Trenitalia: «Non è più sopportabile viaggiare su quei treni e in quel modo».
Claudia Voltattorni
cvoltattorni@corriere.it
Ringraziamo la Giornalista Claudia Voltattorni per l'articolo.
domenica 21 novembre 2010
mercoledì 17 novembre 2010
Un aiuto per la Valle Imagna
Buongiorno a tutti
La Valle Imagna, splendido territorio non lontano dalla nostra zona, sta' cercando visibilita' per un ambizioso progetto di riqualificazione territoriale, con idee e progetti nuovi, che partono come sempre da cittadini volenteresi e pieni di idee concrete, e che noi vogliamo portare alla vostra attenzione.
Pensiamo che Internet sia un ottimo strumento per la diffusione di idee e progetti per questo sponsoriziamo fortemente questa splendida iniziativa.
Vivitate i loro siti, magari la prossima gita fuori porta la potete programmare proprio in questa zona.
Inoltre potrebbe essere anche un punto di partenza per chi volesse partecipare attivamente ai progetti proprosti per questa antica e affascinante valle, che non ha perso il fascino delle antiche tradizioni.
Buona navigazione
http://www.valleyimagna.liferegenerationsystems.com/
http://www.sinergievalleimagna.com/
http://www.valleimagnaweb.it/cms/
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore
La Valle Imagna, splendido territorio non lontano dalla nostra zona, sta' cercando visibilita' per un ambizioso progetto di riqualificazione territoriale, con idee e progetti nuovi, che partono come sempre da cittadini volenteresi e pieni di idee concrete, e che noi vogliamo portare alla vostra attenzione.
Pensiamo che Internet sia un ottimo strumento per la diffusione di idee e progetti per questo sponsoriziamo fortemente questa splendida iniziativa.
Vivitate i loro siti, magari la prossima gita fuori porta la potete programmare proprio in questa zona.
Inoltre potrebbe essere anche un punto di partenza per chi volesse partecipare attivamente ai progetti proprosti per questa antica e affascinante valle, che non ha perso il fascino delle antiche tradizioni.
Buona navigazione
http://www.valleyimagna.liferegenerationsystems.com/
http://www.sinergievalleimagna.com/
http://www.valleimagnaweb.it/cms/
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore
venerdì 12 novembre 2010
Un 2011 difficile per i trasporti..
Ieri si e' svolta in regione Lombardia l'ennesima farsa su questi tagli previsti in finanziaria per il traposrto pubblico.
A tutt'oggi non si sa' ancora con precisione quali e quanti saranno, si va avanti da mesi a parlare di percentuali, di se e di ma l'unica cosa certa e' che ci saranno.
Diciamo che la scelta piu' sbagliata e' quella di fare dei tagli al servizio pubblico che noi chiamiamo disservizio pubblico visto il dissesto delle nostre ferrovie.
E' da anni che viaggiamo in codizioni disumane e ogni anno peggiorano, adesso diminuiscono il Disservizio e aumentano le tariffe, insomma cornuti e mazziati.
Gli sviluppi a nostro avviso saranno catastrofici, la gente vedendo peggiorare il servizio con un aumento delle tariffe, stanco e stressato da anni di pendolarismo, del fatto che non trova parcheggio, che rischia le multe etc etc sicuramente decidera' per il mezzo privato, aumentando il traffico e lo SMOG.
Diciamo che noi condanniamo questa scelta infelice, dopo anni di promesse sulle migliorie dei servizi, promesse mai mantenute, adesso arrivano i tagli e la gente non stara' a guardare e trovera' la soluzione piu' comoda per loro.
Quindi prepariamoci a un 2011 tutto in salita per il trasporto pubblico.
Abbiamo il sistema di trasporto pubblico peggiore d'europa e uno dei peggiori al mondo, basta spostarsi in altri paesi per vedere la differenza epocale, e' vero all'estero i traporti costano di piu', ma li funzionano e alla grande, da noi no.
Noi come pendolari saremmo anche disposti a pagare di piu' a fronte di un miglioramente del servizio, ma questo in Italia e' pure utopia, da noi aumenterebbero le tariffe e il servizio rimarrebbe uguale se non peggiore, come nel caso di questi paventati tagli da parte del nostro ministro Tremonti.
La Lombardia, il cuore pulsante dell'economia italiana, dovrebbe avere un servizio all'avanguardia, e invece ci troviamo ad attendere 4 anni e oltre per aprire 2 fermate di metropolitana per collegare Famagosta ad Assago, neppure in Burundi riuscirebbero a fare peggio.
Speriamo ad un ripensamento per questi assurdi tagli, che metterebbero in ginocchio la Lombardia, rendiamocene conto.
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore
A tutt'oggi non si sa' ancora con precisione quali e quanti saranno, si va avanti da mesi a parlare di percentuali, di se e di ma l'unica cosa certa e' che ci saranno.
Diciamo che la scelta piu' sbagliata e' quella di fare dei tagli al servizio pubblico che noi chiamiamo disservizio pubblico visto il dissesto delle nostre ferrovie.
E' da anni che viaggiamo in codizioni disumane e ogni anno peggiorano, adesso diminuiscono il Disservizio e aumentano le tariffe, insomma cornuti e mazziati.
Gli sviluppi a nostro avviso saranno catastrofici, la gente vedendo peggiorare il servizio con un aumento delle tariffe, stanco e stressato da anni di pendolarismo, del fatto che non trova parcheggio, che rischia le multe etc etc sicuramente decidera' per il mezzo privato, aumentando il traffico e lo SMOG.
Diciamo che noi condanniamo questa scelta infelice, dopo anni di promesse sulle migliorie dei servizi, promesse mai mantenute, adesso arrivano i tagli e la gente non stara' a guardare e trovera' la soluzione piu' comoda per loro.
Quindi prepariamoci a un 2011 tutto in salita per il trasporto pubblico.
Abbiamo il sistema di trasporto pubblico peggiore d'europa e uno dei peggiori al mondo, basta spostarsi in altri paesi per vedere la differenza epocale, e' vero all'estero i traporti costano di piu', ma li funzionano e alla grande, da noi no.
Noi come pendolari saremmo anche disposti a pagare di piu' a fronte di un miglioramente del servizio, ma questo in Italia e' pure utopia, da noi aumenterebbero le tariffe e il servizio rimarrebbe uguale se non peggiore, come nel caso di questi paventati tagli da parte del nostro ministro Tremonti.
La Lombardia, il cuore pulsante dell'economia italiana, dovrebbe avere un servizio all'avanguardia, e invece ci troviamo ad attendere 4 anni e oltre per aprire 2 fermate di metropolitana per collegare Famagosta ad Assago, neppure in Burundi riuscirebbero a fare peggio.
Speriamo ad un ripensamento per questi assurdi tagli, che metterebbero in ginocchio la Lombardia, rendiamocene conto.
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore
mercoledì 10 novembre 2010
Un iniziativa importante...
LA RETE DEI PENDOLARI ITALIANI
Con la presente si informa che è stata attivata la PETIZIONE ON LINE NAZIONALE contro gli aumenti tariffari e i tagli alle risorse per il funzionamento del trasporto pubblico locale.
Il sito dove firmare è http://patto.ilpendolare.com
Nei prossimi giorni la petizione verrà portata e pubblicizzata sui mezzi di trasporto pubblico. A tal fine i gruppi e i comitati locali sono invitati ad attivarsi sin d'ora utilizzando il materiale che verrà messo a disposizione sul medesimo sito.
Con preghiera di dare la massima diffusione al presente avviso.
LA RETE DEI PENDOLARI ITALIANI
Con la presente si informa che è stata attivata la PETIZIONE ON LINE NAZIONALE contro gli aumenti tariffari e i tagli alle risorse per il funzionamento del trasporto pubblico locale.
Il sito dove firmare è http://patto.ilpendolare.com
Nei prossimi giorni la petizione verrà portata e pubblicizzata sui mezzi di trasporto pubblico. A tal fine i gruppi e i comitati locali sono invitati ad attivarsi sin d'ora utilizzando il materiale che verrà messo a disposizione sul medesimo sito.
Con preghiera di dare la massima diffusione al presente avviso.
LA RETE DEI PENDOLARI ITALIANI
domenica 7 novembre 2010
http://patto.ilpendolare.com
Riportiamo un importante cominciato di Giorgio Daho'
A TUTTI I PENDOLARI
AVVISO NAZIONALE
IN ARRIVO GROSSA STANGATA TARIFFARIA
Abbiamo giudicato irricevibili le proposte fatte venerdì 5 novembre al tavolo TPL della Regione Lombardia relativamente ad aumenti tariffari e tagli ai servizi. La proposta dell'assessore consiste, di fatto, in tagli ai servizi sino al 12% e di aumenti tariffari del 25% con punte sino al 30% per la corsa semplice.
Nel corso della riunione, l'assessore Cattaneo ha evidenziato non solo l'impossibilità di utilizzare, per mitigare gli effetti del taglio alle risorse per i trasporti pubblici, i fondi FAS, ma anche di incrementare le entrate attraverso una azione di riequilibrio finanziario delle risorse all'interno del sistema della mobilità.
La somma dei tagli ai servizi e della tariffe comporterebbe una perdita di utenti che può essere stimata nel 9%, causando un incremento delle auto circolanti in Lombardia pari a 200.000 veicoli e quasi 400 milioni di chilogrammi di gas serra in più.
Sono state dunque rigettate le nostre proposte, che chiedevano il ricorso alle accise per riequilibrare il sistema della mobilità e una maggiore oculatezza nell'utilizzo degli investimenti, in particolare dei 25 miliardi connessi all'EXPO, ai fini di aumentare la velocità commerciale dei trasporti pubblici, anche mediante la predisposizione di un Piano della Mobilità regionale.
L'assessore Cattaneo ha completamente ignorato che l'aumento della velocità commerciale, previsto entro il 2011 come obiettivo dal Patto TPL, consentirebbe, se perseguito, di ottenere maggiore produttività ed incrementi di utenza e di introiti ben superiori ai tagli della manovra, con grandi benefici ambientali ed economici.
La velocità commerciale del trasporto pubblico in Italia è la più bassa d'Europa a causa dell'incapacità di governare il sistema della mobilità e di un sistema normativo centralistico e arretrato che non tiene conto delle realtà locali e dei miglioramenti tecnologici.
Con gli effetti negativi conseguenti a questa politica punitiva nei confronti dei cittadini virtuosi che utilizzano il mezzo pubblico vengono anche clamorosamente contraddetti gli altri obiettivi del Patto del TPL di incremento degli utenti del trasporto pubblico e di diminuzione dell'utilizzo dell'auto privata.
Tutto il peso della manovra viene quindi scaricato sui pendolari, sugli utenti dei trasporti pubblici e sui lavoratori del settore a causa delle preclusioni ideologiche nella ricerca di un maggiore equilibrio delle ricadute della manovra economica, perseguibile, ad esempio, con la ricerca di nuove risorse, quali una piccolissima rimodulazione delle accise sui carburanti.
Le prossime iniziative consisteranno quindi nella petizione on-line sul sito http://patto.ilpendolare.com, che diventerà operativa nei primi giorni della settimana, e che sarà necessario sostenere ad ogni livello e su cui dobbiamo sentirci tutti responsabilizzati in prima persona.
La petizione è nazionale, perché quello dei tagli alle risorse è un problema che riguarda tutte le regioni e tutte le modalità: treni, autobus, tram, urbani ed extraurbani. Il fatto che molte regioni non si esprimano non deve infatti essere assolutamente ritenuto tranquillizzante.
Dobbiamo puntare a mettere in campo una serie di iniziative, a cominciare dal volantinaggio nelle stazioni e sui treni per diffondere l'appello a firmare da parte di tutti i pendolari. Si può anche aprire la raccolta di segnalazioni dei disservizi, che documenti quanto sia scadente il servizio offerto.
Invitiamo tutti i coordinamenti regionali e i comitati di pendolari sull'intero territorio nazionale a chiedere incontri presso gli assessorati e audizioni alle competenti commissioni consiliari per avere informazioni su questa stangata prossima ventura.
Per la Lombardia, abbiamo in agenda l'appuntamento per l'audizione da parte della V Commissione Trasporti e Territorio del Consiglio regionale della Lombardia, prevista per giovedì 11 novembre.
RICORDATE CHE ATTENDERE A MUOVERSI SAREBBE TROPPO TARDI
Giorgio Dahò
A TUTTI I PENDOLARI
AVVISO NAZIONALE
IN ARRIVO GROSSA STANGATA TARIFFARIA
Abbiamo giudicato irricevibili le proposte fatte venerdì 5 novembre al tavolo TPL della Regione Lombardia relativamente ad aumenti tariffari e tagli ai servizi. La proposta dell'assessore consiste, di fatto, in tagli ai servizi sino al 12% e di aumenti tariffari del 25% con punte sino al 30% per la corsa semplice.
Nel corso della riunione, l'assessore Cattaneo ha evidenziato non solo l'impossibilità di utilizzare, per mitigare gli effetti del taglio alle risorse per i trasporti pubblici, i fondi FAS, ma anche di incrementare le entrate attraverso una azione di riequilibrio finanziario delle risorse all'interno del sistema della mobilità.
La somma dei tagli ai servizi e della tariffe comporterebbe una perdita di utenti che può essere stimata nel 9%, causando un incremento delle auto circolanti in Lombardia pari a 200.000 veicoli e quasi 400 milioni di chilogrammi di gas serra in più.
Sono state dunque rigettate le nostre proposte, che chiedevano il ricorso alle accise per riequilibrare il sistema della mobilità e una maggiore oculatezza nell'utilizzo degli investimenti, in particolare dei 25 miliardi connessi all'EXPO, ai fini di aumentare la velocità commerciale dei trasporti pubblici, anche mediante la predisposizione di un Piano della Mobilità regionale.
L'assessore Cattaneo ha completamente ignorato che l'aumento della velocità commerciale, previsto entro il 2011 come obiettivo dal Patto TPL, consentirebbe, se perseguito, di ottenere maggiore produttività ed incrementi di utenza e di introiti ben superiori ai tagli della manovra, con grandi benefici ambientali ed economici.
La velocità commerciale del trasporto pubblico in Italia è la più bassa d'Europa a causa dell'incapacità di governare il sistema della mobilità e di un sistema normativo centralistico e arretrato che non tiene conto delle realtà locali e dei miglioramenti tecnologici.
Con gli effetti negativi conseguenti a questa politica punitiva nei confronti dei cittadini virtuosi che utilizzano il mezzo pubblico vengono anche clamorosamente contraddetti gli altri obiettivi del Patto del TPL di incremento degli utenti del trasporto pubblico e di diminuzione dell'utilizzo dell'auto privata.
Tutto il peso della manovra viene quindi scaricato sui pendolari, sugli utenti dei trasporti pubblici e sui lavoratori del settore a causa delle preclusioni ideologiche nella ricerca di un maggiore equilibrio delle ricadute della manovra economica, perseguibile, ad esempio, con la ricerca di nuove risorse, quali una piccolissima rimodulazione delle accise sui carburanti.
Le prossime iniziative consisteranno quindi nella petizione on-line sul sito http://patto.ilpendolare.com, che diventerà operativa nei primi giorni della settimana, e che sarà necessario sostenere ad ogni livello e su cui dobbiamo sentirci tutti responsabilizzati in prima persona.
La petizione è nazionale, perché quello dei tagli alle risorse è un problema che riguarda tutte le regioni e tutte le modalità: treni, autobus, tram, urbani ed extraurbani. Il fatto che molte regioni non si esprimano non deve infatti essere assolutamente ritenuto tranquillizzante.
Dobbiamo puntare a mettere in campo una serie di iniziative, a cominciare dal volantinaggio nelle stazioni e sui treni per diffondere l'appello a firmare da parte di tutti i pendolari. Si può anche aprire la raccolta di segnalazioni dei disservizi, che documenti quanto sia scadente il servizio offerto.
Invitiamo tutti i coordinamenti regionali e i comitati di pendolari sull'intero territorio nazionale a chiedere incontri presso gli assessorati e audizioni alle competenti commissioni consiliari per avere informazioni su questa stangata prossima ventura.
Per la Lombardia, abbiamo in agenda l'appuntamento per l'audizione da parte della V Commissione Trasporti e Territorio del Consiglio regionale della Lombardia, prevista per giovedì 11 novembre.
RICORDATE CHE ATTENDERE A MUOVERSI SAREBBE TROPPO TARDI
Giorgio Dahò
sabato 30 ottobre 2010
.....Aspettando il parcheggio PEG...
Buongiorno a tutti
L'assessore Alberto Centemero aveva dichiarato ai giornali che entro la fine di Ottobre avrebbe trovato l'accordo con la PEG, trovato i soldi per aprire il parcheggio PEG a noi pendolari.
Oggi 30 Ottobre 2010 di lavori non se ne vede neppure l'ombra.
A che punto siamo arrivati?
Dai giornali locali apprendiamo che ci vorra' ancora del tempo, quanto non si sa', ma pare poco.
Si devono rastrellare 10.000 euro per i lavori (ad Agosto erano 15.000) di adeguamento del parcheggio.
Nel mentre le multe fioccano belle come sempre, consigliamo all'Assessore Centemero di prendere i soldi delle nostre multe, alla fine questo parcheggio c'e' lo siamo pagati e con largo anticipo direi.
Insomma l'idea e' partita dal nostro comitato, i soldi sono quelli derivanti da inutili multe persegutorie da parte di Bergamaschi e la sua squadra, a discapito di molti pendolari solo per fare CASSA, per cui penso che ci siano tutti i presupposti per accellerare l'iter e dare un po' di respiro a noi pendolari RICORDIAMO A TUTTI, che i pendolari arrivano dai paesi limitrodi ad ARCORE, ma ci sono moltissimi pendolari che usufruiscono del parcheggio che sono di ARCORE, per cui cittadini di quel comune, che quindi hanno anche dei diritti, e non solo doveri.
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore
L'assessore Alberto Centemero aveva dichiarato ai giornali che entro la fine di Ottobre avrebbe trovato l'accordo con la PEG, trovato i soldi per aprire il parcheggio PEG a noi pendolari.
Oggi 30 Ottobre 2010 di lavori non se ne vede neppure l'ombra.
A che punto siamo arrivati?
Dai giornali locali apprendiamo che ci vorra' ancora del tempo, quanto non si sa', ma pare poco.
Si devono rastrellare 10.000 euro per i lavori (ad Agosto erano 15.000) di adeguamento del parcheggio.
Nel mentre le multe fioccano belle come sempre, consigliamo all'Assessore Centemero di prendere i soldi delle nostre multe, alla fine questo parcheggio c'e' lo siamo pagati e con largo anticipo direi.
Insomma l'idea e' partita dal nostro comitato, i soldi sono quelli derivanti da inutili multe persegutorie da parte di Bergamaschi e la sua squadra, a discapito di molti pendolari solo per fare CASSA, per cui penso che ci siano tutti i presupposti per accellerare l'iter e dare un po' di respiro a noi pendolari RICORDIAMO A TUTTI, che i pendolari arrivano dai paesi limitrodi ad ARCORE, ma ci sono moltissimi pendolari che usufruiscono del parcheggio che sono di ARCORE, per cui cittadini di quel comune, che quindi hanno anche dei diritti, e non solo doveri.
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore
lunedì 25 ottobre 2010
il nostro no all'OUTLET ad Arcore
Buongiorno a tutti
Come comitato abbiamo aderito al NO al nuovo OUTLET grandi firme ad Arcore.
Il perche' e' molto semplice, in un paese che non ha un centro chiuso al traffico in cui un normale cittadino possa fare 4 passi in sicurezza, con una serie di negozi che stentano a sopravvivere cercando di accaparrarsi gli ultimi clienti strappandoli ai centri commerciali (per la maggior parte anziani che non posseggono la macchina), un OUTLET segnerebbe la fine della gia' tormentata economia del paese.
I pochi negozi chiuderebbero, il gia' abnorme traffico aumenterebbe a dismisura, e ci si ritroverebbe a dover convivere sempre di piu' con un paese fantasma, senza un cuore e un anima, in cui la gente transita per raggiungere il Gigante, la Tangenziale, la stazione ferroviaria e il nuovo OUTLET.
Bisogna far rinascere la citta' di Arcore, con questo progetto la si porta alla definitiva morte.
Speriamo che l'amministrazione si renda conto di tutto cio' e ne prenda atto, prima che sia troppo tardi.
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore
Come comitato abbiamo aderito al NO al nuovo OUTLET grandi firme ad Arcore.
Il perche' e' molto semplice, in un paese che non ha un centro chiuso al traffico in cui un normale cittadino possa fare 4 passi in sicurezza, con una serie di negozi che stentano a sopravvivere cercando di accaparrarsi gli ultimi clienti strappandoli ai centri commerciali (per la maggior parte anziani che non posseggono la macchina), un OUTLET segnerebbe la fine della gia' tormentata economia del paese.
I pochi negozi chiuderebbero, il gia' abnorme traffico aumenterebbe a dismisura, e ci si ritroverebbe a dover convivere sempre di piu' con un paese fantasma, senza un cuore e un anima, in cui la gente transita per raggiungere il Gigante, la Tangenziale, la stazione ferroviaria e il nuovo OUTLET.
Bisogna far rinascere la citta' di Arcore, con questo progetto la si porta alla definitiva morte.
Speriamo che l'amministrazione si renda conto di tutto cio' e ne prenda atto, prima che sia troppo tardi.
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore
martedì 19 ottobre 2010
In arrivo tagli e aumenti
COORDINAMENTO DEI COMITATI PENDOLARI REGIONE LOMBARDIA
PENDOLARI VITTIME SACRIFICALI
ALL’ALTARE DELLA CRISI ECONOMICA?
Niente maggiore efficienza e produttività, niente ricerca di altre risorse. Restano solo tagli ed aumenti tariffari
Si è tenuta ieri, 14 ottobre 2010, presso la Regione Lombardia e presieduta dall’assessore
Cattaneo, la riunione del tavolo del TPL avente all’ordine del giorno i tagli al trasporto pubblico
derivanti dalla manovra economica approvata nel luglio scorso dal Parlamento.
L’assessore, che ci ha relazionato in merito alle trattative in corso col Governo, non ha riportato
novità sostanziali, ribadendo peraltro che Tremonti non vuole cambiare il valore complessivo della manovra. Sull’entità dei tagli delle risorse per il TPL (treni, bus, tram, metro ecc.), ha precisato che questa sarà, per la Lombardia, di un importo tra i 150 e i 250 milioni di euro, il che non cambia la sostanza della ricaduta sul sistema del trasporto pubblico e sugli utenti se le sole modalità per recuperarle saranno aumenti tariffari (dal 15 al 35%) e tagli ai servizi (dal 5% al 15%).
Mentre alcuni degli intervenuti hanno correttamente ribadito che la diminuzione delle risorse
provocherebbero un disastro dal punto di vista dell’equilibrio economico-produttivo delle Aziende,
dell’occupazione e della domanda trasportata, dobbiamo anche registrare che molti dei presenti,
inclusi anche rappresentanti delle parti sociali, hanno cominciato a dare il loro sostanziale
consenso alle intenzioni della Regione di agire prevalentemente sulle tariffe.
Pertanto abbiamo chiesto all’assessore Cattaneo di esprimersi su due principi fondamentali:
1) Se nella politica della mobilità della Regione esiste ancora una priorità del Trasporto Pubblico
sul Trasporto Privato, ed in particolare se viene confermato l’obiettivo del trasferimento modale
dal privato al pubblico: risposta: (Cattaneo) “la nostra politica in questo senso non è
cambiata”;
2) Se vale ancora il principio che, prima di arrivare a tagli e aumenti tariffari, si verifichino e si
pratichino tutte le alternative possibili; anche su questo quesito la risposta è stata
affermativa.
Ad una terzo quesito, ovvero se, per trovare nuove risorse e dopo aver praticato e verificato tutte le alternative possibili per evitare tagli ed aumenti tariffari, quali l’efficientamento e, soprattutto, l’incremento della produttività nel trasporto pubblico, che è la più bassa d’Europa, agendo anche su revisioni normative e investimenti, sia possibile, per mantenere l’equilibrio modale ed ambientale, ricorrere al dlgs 398/1990, che prevede la possibilità, da parte delle Regioni, di introdurre una piccola accisa sulla benzina, la risposta è stata pregiudizialmente negativa. Anzi, sul tema delle accise la stessa Presidenza ci è sembrata piuttosto impreparata. Ciò è aggravato dal fatto che esistono quote importanti dei finanziamenti per il tpl che, derivando dalla compartecipazione, in senso federalista, alle accise sui carburanti, non sono toccati dalla manovra. Se non ci giungeranno smentite verificate da fatti concreti, tutto ciò significa che, anziché procedere lungo un percorso condiviso che, con trasparenza, studi e metta in pratica tutte le alternative possibili a tagli a manovre tariffarie e cerchi un modo per ripartire in modo equo le ricadute della manovra cercando di mantenere un equilibrio complessivo nel sistema della mobilità privata e pubblica, il sistema politico ha in realtà già deciso che il trasporto dei pendolari costa troppo e che a pagare la manovra economica debbano essere quei cittadini virtuosi che utilizzano il mezzo pubblico.
Mentre ci auguriamo che queste sia solo nostre supposizioni, sollecitiamo TUTTI i pendolari
Italiani a ribellarsi a questo possibile complotto che, di fatto, vuole scaricare sugli utenti del trasporto pubblico buona parte dei costi di una crisi economica, certo non da loro provocata.
Milano, 15 ottobre 2010 http://patto.ilpendolare.com/ info: patto@ilpendolare.com
PENDOLARI VITTIME SACRIFICALI
ALL’ALTARE DELLA CRISI ECONOMICA?
Niente maggiore efficienza e produttività, niente ricerca di altre risorse. Restano solo tagli ed aumenti tariffari
Si è tenuta ieri, 14 ottobre 2010, presso la Regione Lombardia e presieduta dall’assessore
Cattaneo, la riunione del tavolo del TPL avente all’ordine del giorno i tagli al trasporto pubblico
derivanti dalla manovra economica approvata nel luglio scorso dal Parlamento.
L’assessore, che ci ha relazionato in merito alle trattative in corso col Governo, non ha riportato
novità sostanziali, ribadendo peraltro che Tremonti non vuole cambiare il valore complessivo della manovra. Sull’entità dei tagli delle risorse per il TPL (treni, bus, tram, metro ecc.), ha precisato che questa sarà, per la Lombardia, di un importo tra i 150 e i 250 milioni di euro, il che non cambia la sostanza della ricaduta sul sistema del trasporto pubblico e sugli utenti se le sole modalità per recuperarle saranno aumenti tariffari (dal 15 al 35%) e tagli ai servizi (dal 5% al 15%).
Mentre alcuni degli intervenuti hanno correttamente ribadito che la diminuzione delle risorse
provocherebbero un disastro dal punto di vista dell’equilibrio economico-produttivo delle Aziende,
dell’occupazione e della domanda trasportata, dobbiamo anche registrare che molti dei presenti,
inclusi anche rappresentanti delle parti sociali, hanno cominciato a dare il loro sostanziale
consenso alle intenzioni della Regione di agire prevalentemente sulle tariffe.
Pertanto abbiamo chiesto all’assessore Cattaneo di esprimersi su due principi fondamentali:
1) Se nella politica della mobilità della Regione esiste ancora una priorità del Trasporto Pubblico
sul Trasporto Privato, ed in particolare se viene confermato l’obiettivo del trasferimento modale
dal privato al pubblico: risposta: (Cattaneo) “la nostra politica in questo senso non è
cambiata”;
2) Se vale ancora il principio che, prima di arrivare a tagli e aumenti tariffari, si verifichino e si
pratichino tutte le alternative possibili; anche su questo quesito la risposta è stata
affermativa.
Ad una terzo quesito, ovvero se, per trovare nuove risorse e dopo aver praticato e verificato tutte le alternative possibili per evitare tagli ed aumenti tariffari, quali l’efficientamento e, soprattutto, l’incremento della produttività nel trasporto pubblico, che è la più bassa d’Europa, agendo anche su revisioni normative e investimenti, sia possibile, per mantenere l’equilibrio modale ed ambientale, ricorrere al dlgs 398/1990, che prevede la possibilità, da parte delle Regioni, di introdurre una piccola accisa sulla benzina, la risposta è stata pregiudizialmente negativa. Anzi, sul tema delle accise la stessa Presidenza ci è sembrata piuttosto impreparata. Ciò è aggravato dal fatto che esistono quote importanti dei finanziamenti per il tpl che, derivando dalla compartecipazione, in senso federalista, alle accise sui carburanti, non sono toccati dalla manovra. Se non ci giungeranno smentite verificate da fatti concreti, tutto ciò significa che, anziché procedere lungo un percorso condiviso che, con trasparenza, studi e metta in pratica tutte le alternative possibili a tagli a manovre tariffarie e cerchi un modo per ripartire in modo equo le ricadute della manovra cercando di mantenere un equilibrio complessivo nel sistema della mobilità privata e pubblica, il sistema politico ha in realtà già deciso che il trasporto dei pendolari costa troppo e che a pagare la manovra economica debbano essere quei cittadini virtuosi che utilizzano il mezzo pubblico.
Mentre ci auguriamo che queste sia solo nostre supposizioni, sollecitiamo TUTTI i pendolari
Italiani a ribellarsi a questo possibile complotto che, di fatto, vuole scaricare sugli utenti del trasporto pubblico buona parte dei costi di una crisi economica, certo non da loro provocata.
Milano, 15 ottobre 2010 http://patto.ilpendolare.com/ info: patto@ilpendolare.com
mercoledì 29 settembre 2010
Class Action a Trenitalia parte da Roma
Una bella iniziativa che potremmo copiare anche noi, viste le condizioni in cui viaggiamo oramai da anni.
da corriere.it del 29 Settembre 2010
Pendolari, una class action a Trenitalia
«Treni sporchi e zeppi: insopportabile»
L'iniziativa parte dai viaggiatori della Nettuno-Roma: 20mila passeggeri al giorno. E la protesta dilaga in Rete anche per tutte le altre linee regionali
OSTIA (Roma) - Quant’è lontana la Capitale per i pendolari che ogni mattina devono raggiungere l’ufficio in treno. Su tutte le linee gli stessi problemi, dalla Roma-Lido alla Nettuno-Roma, passando per i collegamenti verso Tivoli, Cesano e Civitavecchia. Corse saltate, ritardi, sporcizia. Aria condizionata fuori uso sino a qualche giorno fa e adesso, con la temperatura che scende, freddo nelle carrozze e spifferi gelidi. I passeggeri però si organizzano. Quelli della Nettuno-Roma, una delle tratte dove maggiori sono le tribolazioni, con una specie di mobilitazione «fai da te» stanno raccogliendo le firme per avviare una class action - in sostanza una richiesta danni - indirizzata a Trenitalia. Un’iniziativa che potrebbe presto estendersi anche su altre linee, sostenuta da agguerriti comitati pendolari.
Pendolari schiacciati all'inverosimile (Sacchiero)LA PROTESTA IN TRIBUNALE – Alla mail classactionromanettuno@gmail.it le adesioni continuano a crescere ogni giorno. La scadenza per firmare la petizione contro Trenitalia scadrà il 15 ottobre. Poi un avvocato di Aprilia, al quale si è rivolto la signora Rosalba Rizzuto che sta coordinando la protesta, porterà il documento in tribunale. Tutto è iniziato a luglio, a seguito di un viaggio che la donna non dimentica. «Eravamo schiacciati sui vagoni l’uno contro gli altri, la temperatura segnava 40 gradi, non respiravamo più. “Sono esausta”, mi sono detta. “Non posso più sopportare tutto questo”. Da qui è cominciato il confronto con gli altri viaggiatori di Aprilia, di Nettuno, di Pomezia». Ed è partita la sollevazione legale.
INTERVENGONO REGIONE E SINDACI - I pendolari della Nettuno-Roma, circa 20 mila utenti al giorno, segnalano sporcizia sui vagoni, aria condizionata inesistente, corse carenti e affollamento insopportabile delle carrozze. Tutto inoltrato ai sindaci del litorale (Carlo Eufemi, Ardea, Enrico De Fusco, Pomezia e Alessio Chiavetta, Nettuno) che stanno prendendo a cuore la protesta e pensano ad un imminente confronto tra giunte e Trenitalia. Intanto arriva l’interessamento anche di alcuni consiglieri regionali. Ivano Peduzzi, di Sinistra e Libertà, chiede la convocazione «quanto prima, della commissione Mobilità per affrontare le criticità denunciate ». Il presidente dei verdi Angelo Bonelli pensa invece ad estendere l’utilizzo della «class action». «Le segnalazioni arrabbiate dei pendolari - osserva l’ambientalista - riguardano numerose linee e la richiesta danni è fondata».
Tutti in piedi (Sacchiero)LA RABBIA CORRE SULLA RETE – Sul web ovunque fioccano denunce e resoconti furibondi. Su www.pendoralicv.org c’è il racconto di quanto accaduto sulla Roma-Civitavecchia il 16 settembre. Da Roma Ostiense il convoglio delle 18 e 16 parte «con i passeggeri compressi all’inverosimile. Ma si procede piuttosto piano ed a sorpresa ci fermiamo al binario 4 di Roma Aurelia. La fermata non è prevista, le porte sono bloccate e non può scendere nè salire nessuno. Tutto perché deve transitare l’Eurostar City, in ritardo di 30 minuti. Un ritardo che rimbalza pari pari sul nostro rientro a casa». Un altro sito, www.pendolare.wordpress.com, dettaglia le soppressioni sulla linea FM2 verso Tivoli. Una specie di falcidie quotidiana, con un record – una mattina – di due cancellazioni tra le 7 e le 8, la fascia oraria più affollata. Tribolazioni anche sulla Roma-Lido che porta i pendolari di Ostia sino a Piramide. Qui i disagi «si stanno ripetendo da oltre una settimana - è sempre Bonelli a denunciare - con soppressioni improvvise di corse e ritardi che superano i 30 minuti».
IL MACCHINISTA: «PROBLEMI NOTI» - Ancora: il 23 settembre sulla FM3 (Roma Cesano) i passeggeri non trovano il treno annunciato in partenza alle 18 e 22. Salgono quindi su quello delle 18 e 37 che però «antico, distrutto, affaticato - stavolta il racconto si legge sul sito del comitato contro l’autovelox di Torrimpietra - mostra fin da subito segnali di sofferenza fermandosi tre volte prima di giungere a Trastevere, distante solo un chilometro da Ostiense». Si procede al buio, anche lungo le numerose gallerie. Alla stazione San Pietro la motrice getta la spugna e si ferma. Definitivamente. I passeggeri vengono fatti scendere e ripartono con un convoglio successivo. Un viaggiatore chiede spiegazioni a un macchinista ed ecco la risposta: «Caro signore, questo treno non poteva in alcun modo fare la salita di questa linea, è noto a tutti e io stesso l'ho segnalato alla dirigenza. Loro hanno voluto lo stesso che partisse: sono una gabbia di matti, non vedo l’ora di andarmene in pensione e salutare tutti».
Alessandro Fulloni
29 settembre 2010
da corriere.it del 29 Settembre 2010
Pendolari, una class action a Trenitalia
«Treni sporchi e zeppi: insopportabile»
L'iniziativa parte dai viaggiatori della Nettuno-Roma: 20mila passeggeri al giorno. E la protesta dilaga in Rete anche per tutte le altre linee regionali
OSTIA (Roma) - Quant’è lontana la Capitale per i pendolari che ogni mattina devono raggiungere l’ufficio in treno. Su tutte le linee gli stessi problemi, dalla Roma-Lido alla Nettuno-Roma, passando per i collegamenti verso Tivoli, Cesano e Civitavecchia. Corse saltate, ritardi, sporcizia. Aria condizionata fuori uso sino a qualche giorno fa e adesso, con la temperatura che scende, freddo nelle carrozze e spifferi gelidi. I passeggeri però si organizzano. Quelli della Nettuno-Roma, una delle tratte dove maggiori sono le tribolazioni, con una specie di mobilitazione «fai da te» stanno raccogliendo le firme per avviare una class action - in sostanza una richiesta danni - indirizzata a Trenitalia. Un’iniziativa che potrebbe presto estendersi anche su altre linee, sostenuta da agguerriti comitati pendolari.
Pendolari schiacciati all'inverosimile (Sacchiero)LA PROTESTA IN TRIBUNALE – Alla mail classactionromanettuno@gmail.it le adesioni continuano a crescere ogni giorno. La scadenza per firmare la petizione contro Trenitalia scadrà il 15 ottobre. Poi un avvocato di Aprilia, al quale si è rivolto la signora Rosalba Rizzuto che sta coordinando la protesta, porterà il documento in tribunale. Tutto è iniziato a luglio, a seguito di un viaggio che la donna non dimentica. «Eravamo schiacciati sui vagoni l’uno contro gli altri, la temperatura segnava 40 gradi, non respiravamo più. “Sono esausta”, mi sono detta. “Non posso più sopportare tutto questo”. Da qui è cominciato il confronto con gli altri viaggiatori di Aprilia, di Nettuno, di Pomezia». Ed è partita la sollevazione legale.
INTERVENGONO REGIONE E SINDACI - I pendolari della Nettuno-Roma, circa 20 mila utenti al giorno, segnalano sporcizia sui vagoni, aria condizionata inesistente, corse carenti e affollamento insopportabile delle carrozze. Tutto inoltrato ai sindaci del litorale (Carlo Eufemi, Ardea, Enrico De Fusco, Pomezia e Alessio Chiavetta, Nettuno) che stanno prendendo a cuore la protesta e pensano ad un imminente confronto tra giunte e Trenitalia. Intanto arriva l’interessamento anche di alcuni consiglieri regionali. Ivano Peduzzi, di Sinistra e Libertà, chiede la convocazione «quanto prima, della commissione Mobilità per affrontare le criticità denunciate ». Il presidente dei verdi Angelo Bonelli pensa invece ad estendere l’utilizzo della «class action». «Le segnalazioni arrabbiate dei pendolari - osserva l’ambientalista - riguardano numerose linee e la richiesta danni è fondata».
Tutti in piedi (Sacchiero)LA RABBIA CORRE SULLA RETE – Sul web ovunque fioccano denunce e resoconti furibondi. Su www.pendoralicv.org c’è il racconto di quanto accaduto sulla Roma-Civitavecchia il 16 settembre. Da Roma Ostiense il convoglio delle 18 e 16 parte «con i passeggeri compressi all’inverosimile. Ma si procede piuttosto piano ed a sorpresa ci fermiamo al binario 4 di Roma Aurelia. La fermata non è prevista, le porte sono bloccate e non può scendere nè salire nessuno. Tutto perché deve transitare l’Eurostar City, in ritardo di 30 minuti. Un ritardo che rimbalza pari pari sul nostro rientro a casa». Un altro sito, www.pendolare.wordpress.com, dettaglia le soppressioni sulla linea FM2 verso Tivoli. Una specie di falcidie quotidiana, con un record – una mattina – di due cancellazioni tra le 7 e le 8, la fascia oraria più affollata. Tribolazioni anche sulla Roma-Lido che porta i pendolari di Ostia sino a Piramide. Qui i disagi «si stanno ripetendo da oltre una settimana - è sempre Bonelli a denunciare - con soppressioni improvvise di corse e ritardi che superano i 30 minuti».
IL MACCHINISTA: «PROBLEMI NOTI» - Ancora: il 23 settembre sulla FM3 (Roma Cesano) i passeggeri non trovano il treno annunciato in partenza alle 18 e 22. Salgono quindi su quello delle 18 e 37 che però «antico, distrutto, affaticato - stavolta il racconto si legge sul sito del comitato contro l’autovelox di Torrimpietra - mostra fin da subito segnali di sofferenza fermandosi tre volte prima di giungere a Trastevere, distante solo un chilometro da Ostiense». Si procede al buio, anche lungo le numerose gallerie. Alla stazione San Pietro la motrice getta la spugna e si ferma. Definitivamente. I passeggeri vengono fatti scendere e ripartono con un convoglio successivo. Un viaggiatore chiede spiegazioni a un macchinista ed ecco la risposta: «Caro signore, questo treno non poteva in alcun modo fare la salita di questa linea, è noto a tutti e io stesso l'ho segnalato alla dirigenza. Loro hanno voluto lo stesso che partisse: sono una gabbia di matti, non vedo l’ora di andarmene in pensione e salutare tutti».
Alessandro Fulloni
29 settembre 2010
mercoledì 22 settembre 2010
NASCE IL PATTO DEI PENDOLARI ITALIANI
COMUNICATO STAMPA
Si è tenuta questa mattina a Roma la prevista assemblea dei rappresentanti dei pendolari italiani.
Erano presenti rappresentanti di Lombardia, Emilia-Romagna, Friuli e Toscana, con adesioni e deleghe da Liguria, Piemonte, Lazio, Umbria e Sicilia.
I pendolari hanno unanimemente deciso di dire NO! ai tagli di risorse e servizi perché le soluzioni al problema di finanziamento al TPL esistono e si tratta solo di applicarle da parte di chi ci governa.
E' stato quindi concordato che l'unità dei pendolari italiani, di tutti i modi di trasporto pubblico (treno, tram, autobus e metropolitana) è in questo momento la cosa più importante per contrastare la questione dei tagli. Questa unità sarà rappresentata dal PATTO DEI PENDOLARI ITALIANI.
Dal punto di vista operativo, data anche la fluidità e l'incertezza della situazione, si è stabilito innanzitutto di realizzare una "rete" sia in senso figurato di relazioni e scambio di informazioni, sia fisicamente mediante la costituzione di un sito unico tra comitati e associazioni quale strumento indispensabile per sottolineare tale unità di intenti e aiutarsi nella lotta contro i tagli e per una reale attenzione dei governanti al tema della mobilità sostenibile col mezzo pubblico.
Il PATTO DEI PENDOLARI ITALIANI non sostituisce i comitati e le associazioni dei pendolari, non ha alcuna paternità politica o ideologica ed è semplicemente costituito da una libera aggregazione di cittadini che chiedono un servizio di trasporto pubblico migliore, efficace e a disposizione di tutti.
L'obiettivo è confrontarsi e fare delle proposte concrete al Governo e alle Regioni in un crescendo di iniziative in funzione degli eventi e delle risposte avute e che, pertanto, verranno studiate nelle prossime settimane, non escludendo l'ipotesi di una grande raccolta di firme a livello nazionale sulla base di una piattaforma con proposte operative semplici e praticabili.
Tutti i pendolari italiani sono invitati a sensibilizzare i compagni di viaggio e l'opinione pubblica sul tema dei tagli e delle cupe prospettive che si preannunciano per il trasporto pubblico e ad aderire al PATTO DEI PENDOLARI ITALIANI scrivendo per ora all'indirizzo provvisorio cpfl@libero.it
Per il PATTO DEI PENDOLARI ITALIANI
Giorgio Dahò
Si è tenuta questa mattina a Roma la prevista assemblea dei rappresentanti dei pendolari italiani.
Erano presenti rappresentanti di Lombardia, Emilia-Romagna, Friuli e Toscana, con adesioni e deleghe da Liguria, Piemonte, Lazio, Umbria e Sicilia.
I pendolari hanno unanimemente deciso di dire NO! ai tagli di risorse e servizi perché le soluzioni al problema di finanziamento al TPL esistono e si tratta solo di applicarle da parte di chi ci governa.
E' stato quindi concordato che l'unità dei pendolari italiani, di tutti i modi di trasporto pubblico (treno, tram, autobus e metropolitana) è in questo momento la cosa più importante per contrastare la questione dei tagli. Questa unità sarà rappresentata dal PATTO DEI PENDOLARI ITALIANI.
Dal punto di vista operativo, data anche la fluidità e l'incertezza della situazione, si è stabilito innanzitutto di realizzare una "rete" sia in senso figurato di relazioni e scambio di informazioni, sia fisicamente mediante la costituzione di un sito unico tra comitati e associazioni quale strumento indispensabile per sottolineare tale unità di intenti e aiutarsi nella lotta contro i tagli e per una reale attenzione dei governanti al tema della mobilità sostenibile col mezzo pubblico.
Il PATTO DEI PENDOLARI ITALIANI non sostituisce i comitati e le associazioni dei pendolari, non ha alcuna paternità politica o ideologica ed è semplicemente costituito da una libera aggregazione di cittadini che chiedono un servizio di trasporto pubblico migliore, efficace e a disposizione di tutti.
L'obiettivo è confrontarsi e fare delle proposte concrete al Governo e alle Regioni in un crescendo di iniziative in funzione degli eventi e delle risposte avute e che, pertanto, verranno studiate nelle prossime settimane, non escludendo l'ipotesi di una grande raccolta di firme a livello nazionale sulla base di una piattaforma con proposte operative semplici e praticabili.
Tutti i pendolari italiani sono invitati a sensibilizzare i compagni di viaggio e l'opinione pubblica sul tema dei tagli e delle cupe prospettive che si preannunciano per il trasporto pubblico e ad aderire al PATTO DEI PENDOLARI ITALIANI scrivendo per ora all'indirizzo provvisorio cpfl@libero.it
Per il PATTO DEI PENDOLARI ITALIANI
Giorgio Dahò
domenica 19 settembre 2010
Il Moving Better parte...
Buogiorno a tutti
Giovedi' 16 Settembre ho avuto un incontro con Franco Giordano in Provincia di Monza e Brianza, per parlare un po' del progetto di Movineg Better.
L'assessore e il tecnico Antonio Infosini e il suo staff hanno lavorato per metterele basi per un progetto serio che possa realmente dare la possibilita' di muoversi con dei mezzi alternativi.
Il budget di spesa 446.000 e' stato stanziato trovando i fondi tra Provincia, Fondo Cariplo, Comune di Vimercate e Distretto High Tech di Vimercate.
Quindi in sintesi verranno riviste le tratte dei pullman da e verso la stazione di Arcore e il nuovo ospedale di Vimercate, verranno introdotte delle biciclette elettriche a noleggio, e verra' introdotto il ciclobus sul vimercatese per ridare lustro alla vecchia bicicletta per andare a scuola.
Questo progetto verra' presentato in via ufficiale alle varie giunte del vimercatese nei prossimi mesi.
Giordano mi ha detto che questo e' solo l'inizio dell'intervento, anche perche' cosi' com'e' non avrebbe successo sul lungo periodo, percio' bisognera' partire in questo modo e poi vedere piano piano che cosa aggiungere e dove.
Il bike sharing e' modulare, si possono aggiungere scossaline di noleggio e biciclette anche in momenti successivi, come avviene ad esempio a Milano.
Inoltre bisognera' rivedere tutti i percorsi ciclabili per unirli, crearli o sistemarli in via definitiva.
Sono soddisfatto che la mia idea, abbia trovato un buon interlocutore quale l'assessore Giordano, che sta' portando avanti il progetto.
Ci ha assicurato che partira' a Novembre e avra' una durata di 18 mesi, ma gia' in primavera 2011 ci saranno i primi risultati.
Diciamo che e' raro al giorno d'oggi, trovare per un cittadino spazi del genere, e sono sicuro che questa idea avra' dei risvolti positivi.
Dobbiamo riabituarci alla mobilita' alternativa, sostenibile, a costo zero, dobbiamo fermarci un attimo e ritornare un attimino indietro, e' assurdo che la bicicletta venga oramai usata SOLO dalle persone anziane e dagli extracomunitari, bisogna avere il coraggio di riprendere le vecchie abitudini.
Dobbiamo smetterla di usare l'auto anche per fare 200 metri di strada per andare dal panettiere!
Certo, negli anni il traffico e' aumentato e i pericoli pure, percio' bisognera' creare le infrastrutture e i pressupposti di sicurezza per poter sfruttare al meglio questa forma di trasporto alternativo.
A mio avviso bisognera' anche lavorare molto sugli abbonamenti integrati pullman+treno+metropolitana, un abbonamento a zone, che ci consenta di pagare una volta sola, e di poter usufruire di molteplici mezzi, e perche' no' un domani creare anche un abbonamento bici+treno+metropolitana?
Come comitato vigileremo sul progetto e vi terremo aggiornati come sempre.
Ringraziamo l'assessore Giordano e i tecnici Infosini, Andreoni e Airoldi della provincia di Monza e Brianza per il lavoro svolto.
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore
Giovedi' 16 Settembre ho avuto un incontro con Franco Giordano in Provincia di Monza e Brianza, per parlare un po' del progetto di Movineg Better.
L'assessore e il tecnico Antonio Infosini e il suo staff hanno lavorato per metterele basi per un progetto serio che possa realmente dare la possibilita' di muoversi con dei mezzi alternativi.
Il budget di spesa 446.000 e' stato stanziato trovando i fondi tra Provincia, Fondo Cariplo, Comune di Vimercate e Distretto High Tech di Vimercate.
Quindi in sintesi verranno riviste le tratte dei pullman da e verso la stazione di Arcore e il nuovo ospedale di Vimercate, verranno introdotte delle biciclette elettriche a noleggio, e verra' introdotto il ciclobus sul vimercatese per ridare lustro alla vecchia bicicletta per andare a scuola.
Questo progetto verra' presentato in via ufficiale alle varie giunte del vimercatese nei prossimi mesi.
Giordano mi ha detto che questo e' solo l'inizio dell'intervento, anche perche' cosi' com'e' non avrebbe successo sul lungo periodo, percio' bisognera' partire in questo modo e poi vedere piano piano che cosa aggiungere e dove.
Il bike sharing e' modulare, si possono aggiungere scossaline di noleggio e biciclette anche in momenti successivi, come avviene ad esempio a Milano.
Inoltre bisognera' rivedere tutti i percorsi ciclabili per unirli, crearli o sistemarli in via definitiva.
Sono soddisfatto che la mia idea, abbia trovato un buon interlocutore quale l'assessore Giordano, che sta' portando avanti il progetto.
Ci ha assicurato che partira' a Novembre e avra' una durata di 18 mesi, ma gia' in primavera 2011 ci saranno i primi risultati.
Diciamo che e' raro al giorno d'oggi, trovare per un cittadino spazi del genere, e sono sicuro che questa idea avra' dei risvolti positivi.
Dobbiamo riabituarci alla mobilita' alternativa, sostenibile, a costo zero, dobbiamo fermarci un attimo e ritornare un attimino indietro, e' assurdo che la bicicletta venga oramai usata SOLO dalle persone anziane e dagli extracomunitari, bisogna avere il coraggio di riprendere le vecchie abitudini.
Dobbiamo smetterla di usare l'auto anche per fare 200 metri di strada per andare dal panettiere!
Certo, negli anni il traffico e' aumentato e i pericoli pure, percio' bisognera' creare le infrastrutture e i pressupposti di sicurezza per poter sfruttare al meglio questa forma di trasporto alternativo.
A mio avviso bisognera' anche lavorare molto sugli abbonamenti integrati pullman+treno+metropolitana, un abbonamento a zone, che ci consenta di pagare una volta sola, e di poter usufruire di molteplici mezzi, e perche' no' un domani creare anche un abbonamento bici+treno+metropolitana?
Come comitato vigileremo sul progetto e vi terremo aggiornati come sempre.
Ringraziamo l'assessore Giordano e i tecnici Infosini, Andreoni e Airoldi della provincia di Monza e Brianza per il lavoro svolto.
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore
mercoledì 8 settembre 2010
l'Assessore ai trasporti Cattaneo alla festa del PD a Osnago
Vi segnaliamo che giovedi´ 9 settembre alle ore 21, alla festa provinciale del PD alla fiera di Osnago, si terra´ un dibattito sul tema:
VIABILITA` E TRASPORTI NEL TRIANGOLO MILANO, COMO E BERGAMO.
Oltre ad alcuni parlamentari nazionali e regionali del PD, sara´ presente l´assessore Regionale alle infrastrutture e trasporti, il Dott. Raffaele Cattaneo. Sara´ interessante sentire direttamente da lui quali siano i piani per lo "sviluppo" (o piu´ probabilmente i tagli e gli aumenti di tariffe?) ai servizi di trasporto pubblico locale nella nostra Regione.
Fate circolare la notizia e partecipate numerosi! La presenza o l´assenza di pubblico sara´ indubbiamente un segnale importante, su quanto l´argomento "trasporto pubblico" sta a cuore ai cittadini.
Sara' anche interessante chiedere a lui direttamente, come mai il servizio e' peggiorato da quando lo gestisce lui, anche se ha sempre parlato di grandi progetti e grandi idee che si sono sempre vanificate e annullate anno dopo anno, SOLO PAROLE le sue, ma niente fatti !!!
Il programma completo della festa e´ disponibile su: http://festademolecco.blogspot.com/
VIABILITA` E TRASPORTI NEL TRIANGOLO MILANO, COMO E BERGAMO.
Oltre ad alcuni parlamentari nazionali e regionali del PD, sara´ presente l´assessore Regionale alle infrastrutture e trasporti, il Dott. Raffaele Cattaneo. Sara´ interessante sentire direttamente da lui quali siano i piani per lo "sviluppo" (o piu´ probabilmente i tagli e gli aumenti di tariffe?) ai servizi di trasporto pubblico locale nella nostra Regione.
Fate circolare la notizia e partecipate numerosi! La presenza o l´assenza di pubblico sara´ indubbiamente un segnale importante, su quanto l´argomento "trasporto pubblico" sta a cuore ai cittadini.
Sara' anche interessante chiedere a lui direttamente, come mai il servizio e' peggiorato da quando lo gestisce lui, anche se ha sempre parlato di grandi progetti e grandi idee che si sono sempre vanificate e annullate anno dopo anno, SOLO PAROLE le sue, ma niente fatti !!!
Il programma completo della festa e´ disponibile su: http://festademolecco.blogspot.com/
martedì 7 settembre 2010
il nuovo parcheggio della PEG
L'assessore Alberto Centemero, che ringraziamo per l'impegno preso verso i pendolari, dice di essere fiducioso di poter dare, i circa 80 posti nuovi nel parcheggio della PEG, a noi pendolari, entro fine Ottobre.
La notizia ci fa' molto piacere, perche' significherebbe dare un po' di respiro ai tanti problemi che i pendolari riscontrano tutti i giorni.
Inoltre, la Provincia di Monza e Brianza, dopo le riunioni con il nostro comitato, ha preso seriamente a cuore la causa della mobilita' nella nostra zona, e partitra' a breve con il progetto di Moving Better ridando un po' di lustro ai trasporti locali, da e per la stazione di Arcore e il nuovo ospedale di Vimercate.
Possiamo dire che i tre anni e mezzo di lavoro fatto dal nostro comitato, alla fine, sta' dando i suoi frutti.
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore
La notizia ci fa' molto piacere, perche' significherebbe dare un po' di respiro ai tanti problemi che i pendolari riscontrano tutti i giorni.
Inoltre, la Provincia di Monza e Brianza, dopo le riunioni con il nostro comitato, ha preso seriamente a cuore la causa della mobilita' nella nostra zona, e partitra' a breve con il progetto di Moving Better ridando un po' di lustro ai trasporti locali, da e per la stazione di Arcore e il nuovo ospedale di Vimercate.
Possiamo dire che i tre anni e mezzo di lavoro fatto dal nostro comitato, alla fine, sta' dando i suoi frutti.
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore
lunedì 30 agosto 2010
La vita del pendolare rincomincia...
Come ogni anno, dopo la pausa estiva, rincomincia il calvario dei pendolari, nella piu' totale indifferenza delle televisione, dei giornali come il Corriere della Sera o Repubblica, oramai diventati giornali di partito che scrivono pagine e pagine di non notizie, magari di gossip solo per vendere qualche copia in piu'.
Rincomincera' il calvario dei treni pieni e in ritardo, della ricerca del parcheggio, degli scioperi, del non servizio da parte di Trenitalia verso chi, purtroppo, gli paga lo stipendio da oramai 30 anni.
Oramai l'italiano e' demoralizzato, succube del sistema, assuefatto dal fatto che, tanto, non cambiera' mai niente, e anche lui niente fa' per cercare di cambiare qualche cosa, la frase e' sempre la stessa :" ma chi me lo fa' fare".
Voglio prendere l'esempio di un paese in grande crisi come la Spagna, messa, secondo molti, peggio di noi a livello economico.
Eppure hanno dei sistemi di trasporto fantastici, all'avanguardia, treni, metropolitane, bike sharing in tutte le grande citta', funicolari, quanto di meglio sulla piazza.
Barcellona, che NON ha il tarlo dell'EXPO 2015 come Milano, nel 2012, inaugurera' una nuova linea metropolitana la L9 (attualmente sono 8 linee metropolitane ), che risultera' la piu' lunga al mondo con ben 48 km cittadini e ben 50 stazioni (di cui 6 gia' aperte ) e sara' TUTTA automatica, senza autisti, e con le porte antisuicidio sulle banchine.
Per dire che fino al 1975, quindi 35 anni fa', Barcellona era al centro di una guerra interna sotto la milizia fascista di Franco, dobbiamo riconoscere che ci hanno dato il cosidetto "pagotto".
Per non parlare della sicurezza sulle metropolitane e sui treni, pattuglie che girano su ogni treno, un vigilantes in ogni stazione della metropolitana, una squadra di vigilantes con cani antidroga che girano per le banchine di metro e ferrovie, io non ricordo l'ultima volta che ho visto un vigilantes sui treni pendolari e penso di non averne mai visto uno in nessuna fermata della metropolitana.
Milano, capitale economica europea, e' il fanalino di coda per il trasporto pubblico, che si puo' paragonare veramente al terzo mondo.
Se poi pensiamo che si parla pure di tagli al trasporto regionale ferroviario italiano, qui siamo veramente al paradosso.
I prossimo mesi saranno dei mesi caldi, se ne vedranno delle belle, soprattutto se questi fantomatici tagli dei fondi verranno attuati.
La stagione e' appena iniziata e gia' ci sono delle brutte notizie nell'aria.....
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore
Rincomincera' il calvario dei treni pieni e in ritardo, della ricerca del parcheggio, degli scioperi, del non servizio da parte di Trenitalia verso chi, purtroppo, gli paga lo stipendio da oramai 30 anni.
Oramai l'italiano e' demoralizzato, succube del sistema, assuefatto dal fatto che, tanto, non cambiera' mai niente, e anche lui niente fa' per cercare di cambiare qualche cosa, la frase e' sempre la stessa :" ma chi me lo fa' fare".
Voglio prendere l'esempio di un paese in grande crisi come la Spagna, messa, secondo molti, peggio di noi a livello economico.
Eppure hanno dei sistemi di trasporto fantastici, all'avanguardia, treni, metropolitane, bike sharing in tutte le grande citta', funicolari, quanto di meglio sulla piazza.
Barcellona, che NON ha il tarlo dell'EXPO 2015 come Milano, nel 2012, inaugurera' una nuova linea metropolitana la L9 (attualmente sono 8 linee metropolitane ), che risultera' la piu' lunga al mondo con ben 48 km cittadini e ben 50 stazioni (di cui 6 gia' aperte ) e sara' TUTTA automatica, senza autisti, e con le porte antisuicidio sulle banchine.
Per dire che fino al 1975, quindi 35 anni fa', Barcellona era al centro di una guerra interna sotto la milizia fascista di Franco, dobbiamo riconoscere che ci hanno dato il cosidetto "pagotto".
Per non parlare della sicurezza sulle metropolitane e sui treni, pattuglie che girano su ogni treno, un vigilantes in ogni stazione della metropolitana, una squadra di vigilantes con cani antidroga che girano per le banchine di metro e ferrovie, io non ricordo l'ultima volta che ho visto un vigilantes sui treni pendolari e penso di non averne mai visto uno in nessuna fermata della metropolitana.
Milano, capitale economica europea, e' il fanalino di coda per il trasporto pubblico, che si puo' paragonare veramente al terzo mondo.
Se poi pensiamo che si parla pure di tagli al trasporto regionale ferroviario italiano, qui siamo veramente al paradosso.
I prossimo mesi saranno dei mesi caldi, se ne vedranno delle belle, soprattutto se questi fantomatici tagli dei fondi verranno attuati.
La stagione e' appena iniziata e gia' ci sono delle brutte notizie nell'aria.....
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore
martedì 10 agosto 2010
Il futuro del trasporto pubblico lombardo.
Riportiamo un resoconto della riunione che si e' tenuta a fine Luglio in Regione Lombardia con l'assessore Cattaneo e inviataci da Giorgio Dahò
Il quadro che si preannuncia, se dovessero passare i tagli al traporto pubblico in Lombardia, e' devastante. Buona lettura
COORDINAMENTO DEI COMITATI PENDOLARI REGIONE LOMBARDIA
PER SALVARE IL TRASPORTO PUBBLICO OCCORRONO UNA
MAGGIORE CONSIDERAZIONE DEI PENDOLARI E UNA DIFFERENTE
GESTIONE DELLE RISORSE
Si è tenuta ieri pomeriggio, presso la Regione Lombardia e presieduta dall’assessore Cattaneo, la
riunione del tavolo del TPL avente all’ordine del giorno i tagli al trasporto pubblico derivanti dalla
manovra economica approvata ieri dal Parlamento.
La drammaticità della situazione che si prospetta per il trasporto pubblico è stata evidenziata dalle
stime presentate dalla Regione, ma ancora di più dalle parole dei rappresentanti delle Aziende
di TPL. Il rappresentante di TLN ha evidenziato come sia impensabile l’ipotesi di attuare, con gli
investimenti aperti grazie al nuovo contratto, un taglio di 100 milioni al bilancio della sua società.
In Lombardia verrebbero a mancare 314 milioni di euro, circa il 37% dei contributi pubblici
necessari al funzionamento del sistema. Dalle proiezioni della Regione, tenendo conto anche della
relativa diminuzione di utenza, anche un aumento delle tariffe del 50% coprirebbe solamente poco
più della metà del buco economico e provocherebbe una consistente perdita di utenza.
Non è pertanto irrealistico ritenere che, in queste condizioni, si innescherebbe una spirale di
aumento dei costi unitari, insieme ad diminuzione della domanda di trasporto, tale da portare
al fallimento molte aziende di trasporto pubblico. Ciò senza contare l’aumento dei costi sociali
per il maggiore inquinamento e congestione stradale, l’aumento dei costi sanitari per l’aumento
dell’incidentalità stradale con il relativo contributo anche in termini di vite umane, l’impatto
drammatico sui bilanci famigliari e l’impossibilità per migliaia di pendolari di recarsi sul luogo di
lavoro e di studio.
La soluzione prospettata dall’assessore Cattaneo sarebbe basata, con scarsa fantasia,
su tre fattori: tagli ai servizi, aumento delle tariffe ed efficientamento, di cui i primi due
evidentemente molto pesanti, mentre relativamente al terzo non sono state esposte molte
idee. L’ipotesi di aumenti pesanti delle tariffe è talmente concreta che la Regione rinvierebbe
l’adeguamento “fisiologico” annuale, stimato nel 2,39%, a tale occasione.
A nostro avviso, e i numeri presentati tendono a confermarlo, oltre che inaccettabile per le quantità
ipotizzate, ciò non sarebbe tuttavia sufficiente per salvare il trasporto pubblico dal disastro.
Occorre quindi trovare nuove o differenti fonti di risorse, oltre ad attuare modalità attente e
virtuose di governo del sistema della mobilità nella sua interezza e di concertazione con gli utenti.
Innanzitutto riteniamo necessario riequilibrare il peso della manovra tra gli utenti del trasporto
pubblico e di quello privato, agendo ad esempio sulle accise dei carburanti, sulle tariffe autostradali
o ricorrendo al road pricing nelle aree urbane. Dati gli elevati numeri in gioco, sarebbe infatti
possibile ricavare risorse significative senza che ciò pesi eccessivamente sul singolo individuo.
Ulteriori risparmi si potrebbero ottenere con la revisione delle norme antiquate che appesantiscono
la circolazione e i conti del trasporto ferroviario. Con la regionalizzazione delle linee ferroviarie
secondarie si potrebbero inoltre semplificare ed alleggerire le modalità di esercizio, affidandone
la gestione a privati mediante gara. Ci sembra anche naturale che i contratti di servizio, per legge
imposti con Trenitalia, non avendo più i fondi statali ad essi associati debbano essere stracciati,
affidando i servizi con gara europea. Per fare tutto ciò occorrono però nuove e più ampie deleghe
alle Regioni.
In secondo luogo, riteniamo profondamente immorale che, quando ci saranno padri di famiglia
che non potranno più recarsi al lavoro, si vadano a spendere enormi quantità di denari pubblici
per infrastrutture legate e/o funzionali all’EXPO, molte delle quali di dubbia utilità. Il valore in
gioco è talmente elevato (25 miliardi di euro), che basterebbe una piccola parte di questi soldi per
riequilibrare i conti del TPL lombardo e anche nazionale. Occorre invece predisporre un Piano
della Mobilità regionale che, con trasparenza, definisca le opere realmente necessarie e le relative
priorità. Obiettivo del Piano dovrà anche essere quello di aumentare la velocità commerciale del
mezzo pubblico per portarla ai livelli medi europei, aumentandone così la capacità di attrarre nuovi
passeggeri.
L’eventuale rimodulazione dell’offerta deve poi essere attuata con trasparenza e una reale
partecipazione da parte degli utenti al processo decisionale. Troppo spesso negli ultimi anni
abbiamo assistito a decisioni dirigistiche sulla modifica degli orari, attuate senza adeguate
motivazioni e a volte in netto contrasto con le esigenze dimostrate dei pendolari, mentre la
partecipazione è stata spesso ridotta a mera (e parziale) comunicazione.
I pendolari non sono in linea di principio contrari, a fronte di comprovate necessità, ad ipotesi di
ritocchi tariffari, ma devono prima essere stati raggiunti tutti gli obiettivi sopra esposti, nonché
dovrà essere data la piena disponibilità e in dettaglio sia dei dati dei ricavi tariffari che delle
strutture dei costi aziendali.
Rimaniamo quindi in attesa che la Regione ci fornisca delle risposte precise in merito a quanto
sopra esposto. Non possiamo peraltro esimerci dal notare che non ci sembra che, da parte
dell’assessore Cattaneo, sia stata compresa appieno la drammaticità della situazione e della
conseguente opportunità di una maggiore disponibilità ed apertura nei confronti dei pendolari, che
non sono un gruppo di rivoltosi ma leali cittadini, onesti lavoratori e padri di famiglia.
Se invece non vi sarà dunque un coinvolgimento reale ed operativo dei pendolari, con un
programma di lavoro che riprenda le strategie sopra esposte, appare naturale conseguenza nei
prossimi mesi una forte protesta, in Lombardia e in tutto il Paese, da parte di milioni di pendolari
utenti del trasporto pubblico esasperati, ma anche determinati, perché spinti da una necessità di
sopravvivenza.
Milano, 31 luglio 2010
Aderiscono al Coordinamento dei Comitati Pendolari Regione Lombardia:
Comitato pendolari Milano-Lecco
Comitato pendolari Mandello
Comitato pendolari Calolziocorte-Valle S. Martino
Comitato MMML (Milano-Monza-Molteno-Lecco)
Comitato Pendolari Bergamaschi CPB
Comitato pendolari Rovato-Chiari-Rovato
Comitato pendolari LeNord www.ilpendolare.com
Comitato pendolari LeNord Milano-Asso
Comitato pendolari Merate
Comitato InOrario Milano-Mantova
Comitato Milano-Mortara
Comitato pendolari Tortona
Comitato Milano-Varese
Comitato Milano-Seregno Giorgio Villa
Legambiente Lombardia
Il quadro che si preannuncia, se dovessero passare i tagli al traporto pubblico in Lombardia, e' devastante. Buona lettura
COORDINAMENTO DEI COMITATI PENDOLARI REGIONE LOMBARDIA
PER SALVARE IL TRASPORTO PUBBLICO OCCORRONO UNA
MAGGIORE CONSIDERAZIONE DEI PENDOLARI E UNA DIFFERENTE
GESTIONE DELLE RISORSE
Si è tenuta ieri pomeriggio, presso la Regione Lombardia e presieduta dall’assessore Cattaneo, la
riunione del tavolo del TPL avente all’ordine del giorno i tagli al trasporto pubblico derivanti dalla
manovra economica approvata ieri dal Parlamento.
La drammaticità della situazione che si prospetta per il trasporto pubblico è stata evidenziata dalle
stime presentate dalla Regione, ma ancora di più dalle parole dei rappresentanti delle Aziende
di TPL. Il rappresentante di TLN ha evidenziato come sia impensabile l’ipotesi di attuare, con gli
investimenti aperti grazie al nuovo contratto, un taglio di 100 milioni al bilancio della sua società.
In Lombardia verrebbero a mancare 314 milioni di euro, circa il 37% dei contributi pubblici
necessari al funzionamento del sistema. Dalle proiezioni della Regione, tenendo conto anche della
relativa diminuzione di utenza, anche un aumento delle tariffe del 50% coprirebbe solamente poco
più della metà del buco economico e provocherebbe una consistente perdita di utenza.
Non è pertanto irrealistico ritenere che, in queste condizioni, si innescherebbe una spirale di
aumento dei costi unitari, insieme ad diminuzione della domanda di trasporto, tale da portare
al fallimento molte aziende di trasporto pubblico. Ciò senza contare l’aumento dei costi sociali
per il maggiore inquinamento e congestione stradale, l’aumento dei costi sanitari per l’aumento
dell’incidentalità stradale con il relativo contributo anche in termini di vite umane, l’impatto
drammatico sui bilanci famigliari e l’impossibilità per migliaia di pendolari di recarsi sul luogo di
lavoro e di studio.
La soluzione prospettata dall’assessore Cattaneo sarebbe basata, con scarsa fantasia,
su tre fattori: tagli ai servizi, aumento delle tariffe ed efficientamento, di cui i primi due
evidentemente molto pesanti, mentre relativamente al terzo non sono state esposte molte
idee. L’ipotesi di aumenti pesanti delle tariffe è talmente concreta che la Regione rinvierebbe
l’adeguamento “fisiologico” annuale, stimato nel 2,39%, a tale occasione.
A nostro avviso, e i numeri presentati tendono a confermarlo, oltre che inaccettabile per le quantità
ipotizzate, ciò non sarebbe tuttavia sufficiente per salvare il trasporto pubblico dal disastro.
Occorre quindi trovare nuove o differenti fonti di risorse, oltre ad attuare modalità attente e
virtuose di governo del sistema della mobilità nella sua interezza e di concertazione con gli utenti.
Innanzitutto riteniamo necessario riequilibrare il peso della manovra tra gli utenti del trasporto
pubblico e di quello privato, agendo ad esempio sulle accise dei carburanti, sulle tariffe autostradali
o ricorrendo al road pricing nelle aree urbane. Dati gli elevati numeri in gioco, sarebbe infatti
possibile ricavare risorse significative senza che ciò pesi eccessivamente sul singolo individuo.
Ulteriori risparmi si potrebbero ottenere con la revisione delle norme antiquate che appesantiscono
la circolazione e i conti del trasporto ferroviario. Con la regionalizzazione delle linee ferroviarie
secondarie si potrebbero inoltre semplificare ed alleggerire le modalità di esercizio, affidandone
la gestione a privati mediante gara. Ci sembra anche naturale che i contratti di servizio, per legge
imposti con Trenitalia, non avendo più i fondi statali ad essi associati debbano essere stracciati,
affidando i servizi con gara europea. Per fare tutto ciò occorrono però nuove e più ampie deleghe
alle Regioni.
In secondo luogo, riteniamo profondamente immorale che, quando ci saranno padri di famiglia
che non potranno più recarsi al lavoro, si vadano a spendere enormi quantità di denari pubblici
per infrastrutture legate e/o funzionali all’EXPO, molte delle quali di dubbia utilità. Il valore in
gioco è talmente elevato (25 miliardi di euro), che basterebbe una piccola parte di questi soldi per
riequilibrare i conti del TPL lombardo e anche nazionale. Occorre invece predisporre un Piano
della Mobilità regionale che, con trasparenza, definisca le opere realmente necessarie e le relative
priorità. Obiettivo del Piano dovrà anche essere quello di aumentare la velocità commerciale del
mezzo pubblico per portarla ai livelli medi europei, aumentandone così la capacità di attrarre nuovi
passeggeri.
L’eventuale rimodulazione dell’offerta deve poi essere attuata con trasparenza e una reale
partecipazione da parte degli utenti al processo decisionale. Troppo spesso negli ultimi anni
abbiamo assistito a decisioni dirigistiche sulla modifica degli orari, attuate senza adeguate
motivazioni e a volte in netto contrasto con le esigenze dimostrate dei pendolari, mentre la
partecipazione è stata spesso ridotta a mera (e parziale) comunicazione.
I pendolari non sono in linea di principio contrari, a fronte di comprovate necessità, ad ipotesi di
ritocchi tariffari, ma devono prima essere stati raggiunti tutti gli obiettivi sopra esposti, nonché
dovrà essere data la piena disponibilità e in dettaglio sia dei dati dei ricavi tariffari che delle
strutture dei costi aziendali.
Rimaniamo quindi in attesa che la Regione ci fornisca delle risposte precise in merito a quanto
sopra esposto. Non possiamo peraltro esimerci dal notare che non ci sembra che, da parte
dell’assessore Cattaneo, sia stata compresa appieno la drammaticità della situazione e della
conseguente opportunità di una maggiore disponibilità ed apertura nei confronti dei pendolari, che
non sono un gruppo di rivoltosi ma leali cittadini, onesti lavoratori e padri di famiglia.
Se invece non vi sarà dunque un coinvolgimento reale ed operativo dei pendolari, con un
programma di lavoro che riprenda le strategie sopra esposte, appare naturale conseguenza nei
prossimi mesi una forte protesta, in Lombardia e in tutto il Paese, da parte di milioni di pendolari
utenti del trasporto pubblico esasperati, ma anche determinati, perché spinti da una necessità di
sopravvivenza.
Milano, 31 luglio 2010
Aderiscono al Coordinamento dei Comitati Pendolari Regione Lombardia:
Comitato pendolari Milano-Lecco
Comitato pendolari Mandello
Comitato pendolari Calolziocorte-Valle S. Martino
Comitato MMML (Milano-Monza-Molteno-Lecco)
Comitato Pendolari Bergamaschi CPB
Comitato pendolari Rovato-Chiari-Rovato
Comitato pendolari LeNord www.ilpendolare.com
Comitato pendolari LeNord Milano-Asso
Comitato pendolari Merate
Comitato InOrario Milano-Mantova
Comitato Milano-Mortara
Comitato pendolari Tortona
Comitato Milano-Varese
Comitato Milano-Seregno Giorgio Villa
Legambiente Lombardia
sabato 31 luglio 2010
Al via i ricorsi per le multe in stazione.
Buongiorno a tutti
Con la collaborazione dell'Avvocato Antonella Cavaiuolo, siamo partiti con i ricorsi presso il prefetto di Milano, per i pendolari che hanno preso le multe nel parcheggio di via De Gasperi.
Multe assurde date a persone che usano quel parcheggio per andare a studiare e a lavorare e che vanificano la loro giornata lavorativa, o quella dei loro genitori, donando 38 euro al comune di Arcore. Questo, solo per aver messo la macchina in un parcheggio di pendolari, senza arrecare danni, intralci o pericolo alcuno, e solo perche' l'area, anche se possiede molti parcheggi, e' gravemente carente di infrastrutture adeguate, visto che conta 3 milioni di utenti all'anno!!
Per iniziare abbiamo pensato di scrivere al prefetto, dopo le vacanze, per le altre multe che arriveranno a casa, decideremo se andare direttamente dal giudice di pace o dal prefetto.
Il prefetto ha 180 giorni di tempo, dalla ricezione della raccomandata, per dare una risposta sul ricorso, se non arriva nessuna notifica, la multa puo' ritenersi annullata. Cio' non toglie che, se si perde con il prefetto, non si possa poi andare anche dal giudice di pace.
Di certo non lasceremo che il comune di Arcore continui a fare cassa con i soldi dei pendolari, dalla nostra parte ci sono oltre 3 anni di duro lavoro attraverso il blog, gli articoli sui giornali, le riunioni e tutte queste testimonianze verranno portate in tutte le sedi opportune per far sentire FORTE il nostro dissenso verso questa ingiusta forma di dialogo verso chi sceglie di fare la dura vita del pendolare.
Se la legge lo permette, stiamo anche vedendo di far conteggiare tutte le multe prese nel parcheggio di via De Gasperi, negli ultimi 3 anni, e chiederemo al giudice di Pace che il comune di Arcore, utilizzi quella somma di denaro, per infrastrutture direttamente collegate alla stazione e ai pendolari.
Daremo battaglia su tutti i fronti e non ci fermeremo davanti a nulla, come abbiamo sempre fatto in tutti questi anni.
Se vi arrivano le multe a casa, contattateci tramite e.mail a ParcheggioArcore@gmail.com oppure su Facebook cercando Comitato Parcheggio Arcore
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore
Con la collaborazione dell'Avvocato Antonella Cavaiuolo, siamo partiti con i ricorsi presso il prefetto di Milano, per i pendolari che hanno preso le multe nel parcheggio di via De Gasperi.
Multe assurde date a persone che usano quel parcheggio per andare a studiare e a lavorare e che vanificano la loro giornata lavorativa, o quella dei loro genitori, donando 38 euro al comune di Arcore. Questo, solo per aver messo la macchina in un parcheggio di pendolari, senza arrecare danni, intralci o pericolo alcuno, e solo perche' l'area, anche se possiede molti parcheggi, e' gravemente carente di infrastrutture adeguate, visto che conta 3 milioni di utenti all'anno!!
Per iniziare abbiamo pensato di scrivere al prefetto, dopo le vacanze, per le altre multe che arriveranno a casa, decideremo se andare direttamente dal giudice di pace o dal prefetto.
Il prefetto ha 180 giorni di tempo, dalla ricezione della raccomandata, per dare una risposta sul ricorso, se non arriva nessuna notifica, la multa puo' ritenersi annullata. Cio' non toglie che, se si perde con il prefetto, non si possa poi andare anche dal giudice di pace.
Di certo non lasceremo che il comune di Arcore continui a fare cassa con i soldi dei pendolari, dalla nostra parte ci sono oltre 3 anni di duro lavoro attraverso il blog, gli articoli sui giornali, le riunioni e tutte queste testimonianze verranno portate in tutte le sedi opportune per far sentire FORTE il nostro dissenso verso questa ingiusta forma di dialogo verso chi sceglie di fare la dura vita del pendolare.
Se la legge lo permette, stiamo anche vedendo di far conteggiare tutte le multe prese nel parcheggio di via De Gasperi, negli ultimi 3 anni, e chiederemo al giudice di Pace che il comune di Arcore, utilizzi quella somma di denaro, per infrastrutture direttamente collegate alla stazione e ai pendolari.
Daremo battaglia su tutti i fronti e non ci fermeremo davanti a nulla, come abbiamo sempre fatto in tutti questi anni.
Se vi arrivano le multe a casa, contattateci tramite e.mail a ParcheggioArcore@gmail.com oppure su Facebook cercando Comitato Parcheggio Arcore
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore
venerdì 23 luglio 2010
Dal Sito della Provincia di Monza e Brianza
Monza e Brianza
20 luglio 2010
Al via “Moving Better” il piano strategico per la mobilità sostenibile in Brianza
Monza, 20 luglio 2010. Nasce con la nuova Provincia MB Moving Better, il piano per la mobilità sostenibile varato in collaborazione con la Fondazione High Tech e con il Comune di Vimercate.
Moving Better ha l’obiettivo di individuare soluzioni concrete in tema di mobilità - un problema particolarmente sentito in Brianza – mettendo in campo azioni sperimentali da realizzare, in una prima fase pilota, in 16 Comuni dell’area del vimercatese.
Per la redazione del piano "Moving Better", che prevede una spesa complessiva di 446.000 Euro, la Provincia ha presentato una richiesta di finanziamento alla Fondazione Cariplo. Le risorse necessarie risultano così suddivise tra la Provincia con 363.000 Euro, la Fondazione Distretto High Tech con 62.000 Euro e il Comune di Vimercate con 21.000 Euro.
"Con Moving Better intendiamo proporre alcune soluzioni innovative e concrete rispetto ai problemi di viailità nel nostro territorio - spiega Francesco Giordano, Assessore provinciale ai Trasposti – Lo studio che abbiamo avviato per la prima volta considera la mobilità in tutti i suoi molteplici aspetti: con la partecipazione della Fondazione High Tech, delle aziende associate e dei Comuni vogliamo fare crescere il progetto, anche sviluppando sinergie positive tra pubblico e privato".
Moving Better parte dall'analisi della mobilità in Brianza che presenta un utilizzo massiccio del trasporto privato con la conseguente congestione delle aree interessate: si propone pertanto un pacchetto che integra fra loro componenti diverse e ampie che vanno dall’accesso ai servizi pubblici, alla qualità dell’ambiente fino alla competitività delle aree urbane che determinano, a seconda dei modi in cui vengono affrontati, forti ripercussioni sullo spazio urbano e metropolitano.
Il piano prenderà il via il prossimo 3 novembre 2010 e sarà realizzato in 18 mesi, mentre la conclusione delle tre azioni sperimentali di mobilità ciclabile, mobilità elettrica e ottimizzazione del trasporto pubblico è prevista entro l'estate 2011.
"La Brianza presenta valori di consumo del suolo tra i più alti in Lombardia, numeri preoccupanti che dipendono in parte anche dalla pianificazione del sistema infrastrutturale e dei trasporti" - aggiunge Dario Allevi, Presidente della Provincia MB - La Provincia è impegnata a salvaguardare e tutelare il territorio e le poche aree verdi rimaste: con questo piano puntiamo sulla mobilità sostenibile per cambiare il nostro stile di vita, dedicando maggiore attenzione all’ambiente che ci circonda". " Non dobbiamo dimenticare l'appuntamento con l'Expo 2015 e la realizzazione delle grandi opere infrastrutturali, stradali e ferroviarie che incideranno sulla mobilità già congestionata del nostro territorio".
scheda tecnica
Moving Better: le tre azioni sperimentali
• Mobilità ciclabile
- realizzazione del collegamento tra la stazione ferroviaria di Arcore e l’Ospedale nuovo di Vimercate;
- interventi a sostegno della mobilità ciclo-pedonale nei Comuni di Arcore e Vimercate: si prevede l’acquisto di bici elettriche alimentate con energia elettrica da fonti rinnovabili (tettoie fotovoltaiche per il ricovero delle bici) e la sperimentazione di servizi telematici associati (tramite l’installazione di localizzatori GPS/GPRS sulle biciclette).
- ciclobus, con il coinvolgimento degli istituti scolastici di Vimercate.
Spesa prevista : 124.000 Euro così suddivisi: 105.500 dalla Provincia MB; 14.500 euro dalla Fondazione Distretto High Tech e 4.000 euro dal Comune di Vimercate.
***
• Mobilità elettrica - programma per la sperimentazione della mobilità elettrica;
- programma di sperimentazione per una navetta elettrica per collegare Vimercate con l’Ospedale nuovo.
Spesa prevista: 159.000 Euro così suddivisi: 149.000 dal la Provincia MB; 9.500 Euro dalla Fondazione Distretto High Tech; 500 Euro dal Comune di Vimercate.
***
• Offerta Trasporto pubblico - ottimizzazione dell’offerta di trasporto tramite razionalizzazione della rete del TPL e integrazione con il sistema di navette aziendali dedicate e la promozione del car pooling nei territori della Brianza Est.
Spesa prevista: 22.000 Euro, così suddivisi: 14.000 euro dalla la Provincia MB; 7.500 Euro dalla Fondazione Distretto High Tech; 500 Euro dal Comune di Vimercate.
***
http://www.provincia.mb.it/news/dettaglio_news.html?id=12854&area=256&titolo=Monza e Brianza
20 luglio 2010
Al via “Moving Better” il piano strategico per la mobilità sostenibile in Brianza
Monza, 20 luglio 2010. Nasce con la nuova Provincia MB Moving Better, il piano per la mobilità sostenibile varato in collaborazione con la Fondazione High Tech e con il Comune di Vimercate.
Moving Better ha l’obiettivo di individuare soluzioni concrete in tema di mobilità - un problema particolarmente sentito in Brianza – mettendo in campo azioni sperimentali da realizzare, in una prima fase pilota, in 16 Comuni dell’area del vimercatese.
Per la redazione del piano "Moving Better", che prevede una spesa complessiva di 446.000 Euro, la Provincia ha presentato una richiesta di finanziamento alla Fondazione Cariplo. Le risorse necessarie risultano così suddivise tra la Provincia con 363.000 Euro, la Fondazione Distretto High Tech con 62.000 Euro e il Comune di Vimercate con 21.000 Euro.
"Con Moving Better intendiamo proporre alcune soluzioni innovative e concrete rispetto ai problemi di viailità nel nostro territorio - spiega Francesco Giordano, Assessore provinciale ai Trasposti – Lo studio che abbiamo avviato per la prima volta considera la mobilità in tutti i suoi molteplici aspetti: con la partecipazione della Fondazione High Tech, delle aziende associate e dei Comuni vogliamo fare crescere il progetto, anche sviluppando sinergie positive tra pubblico e privato".
Moving Better parte dall'analisi della mobilità in Brianza che presenta un utilizzo massiccio del trasporto privato con la conseguente congestione delle aree interessate: si propone pertanto un pacchetto che integra fra loro componenti diverse e ampie che vanno dall’accesso ai servizi pubblici, alla qualità dell’ambiente fino alla competitività delle aree urbane che determinano, a seconda dei modi in cui vengono affrontati, forti ripercussioni sullo spazio urbano e metropolitano.
Il piano prenderà il via il prossimo 3 novembre 2010 e sarà realizzato in 18 mesi, mentre la conclusione delle tre azioni sperimentali di mobilità ciclabile, mobilità elettrica e ottimizzazione del trasporto pubblico è prevista entro l'estate 2011.
"La Brianza presenta valori di consumo del suolo tra i più alti in Lombardia, numeri preoccupanti che dipendono in parte anche dalla pianificazione del sistema infrastrutturale e dei trasporti" - aggiunge Dario Allevi, Presidente della Provincia MB - La Provincia è impegnata a salvaguardare e tutelare il territorio e le poche aree verdi rimaste: con questo piano puntiamo sulla mobilità sostenibile per cambiare il nostro stile di vita, dedicando maggiore attenzione all’ambiente che ci circonda". " Non dobbiamo dimenticare l'appuntamento con l'Expo 2015 e la realizzazione delle grandi opere infrastrutturali, stradali e ferroviarie che incideranno sulla mobilità già congestionata del nostro territorio".
scheda tecnica
Moving Better: le tre azioni sperimentali
• Mobilità ciclabile
- realizzazione del collegamento tra la stazione ferroviaria di Arcore e l’Ospedale nuovo di Vimercate;
- interventi a sostegno della mobilità ciclo-pedonale nei Comuni di Arcore e Vimercate: si prevede l’acquisto di bici elettriche alimentate con energia elettrica da fonti rinnovabili (tettoie fotovoltaiche per il ricovero delle bici) e la sperimentazione di servizi telematici associati (tramite l’installazione di localizzatori GPS/GPRS sulle biciclette).
- ciclobus, con il coinvolgimento degli istituti scolastici di Vimercate.
Spesa prevista : 124.000 Euro così suddivisi: 105.500 dalla Provincia MB; 14.500 euro dalla Fondazione Distretto High Tech e 4.000 euro dal Comune di Vimercate.
***
• Mobilità elettrica - programma per la sperimentazione della mobilità elettrica;
- programma di sperimentazione per una navetta elettrica per collegare Vimercate con l’Ospedale nuovo.
Spesa prevista: 159.000 Euro così suddivisi: 149.000 dal la Provincia MB; 9.500 Euro dalla Fondazione Distretto High Tech; 500 Euro dal Comune di Vimercate.
***
• Offerta Trasporto pubblico - ottimizzazione dell’offerta di trasporto tramite razionalizzazione della rete del TPL e integrazione con il sistema di navette aziendali dedicate e la promozione del car pooling nei territori della Brianza Est.
Spesa prevista: 22.000 Euro, così suddivisi: 14.000 euro dalla la Provincia MB; 7.500 Euro dalla Fondazione Distretto High Tech; 500 Euro dal Comune di Vimercate.
***
http://www.provincia.mb.it/news/dettaglio_news.html?id=12854&area=256&titolo=Monza e Brianza
Moving Better a Monza e Brianza
Buongiorno a tutti
E' notizia di questi giorni che la Provincia di Monza e Brianza ha stilato un piano di interventi per la mobilita' sostenibile, accogliendo anche le nostre richieste che abbiamo portato avanti in questi mesi, parlando direttamente con l'assessore ai trasporti Franco Giordano, che ringraziamo per la sua professionalita'.
A settembre avremmo un incontro in cui ci verra' spiegato in che cosa consiste questo progetto di Moving Better, per il momento vi lasciamo alla lettura dell'articolo riportato su MBNEWS.
(cliccare sul titolo del posto per il redirect sul sito di MBNEWS)
http://www.mbnews.it/ambiente/81-ambiente/14467-moving-better-la-provincia-di-monza-punta-tutto-sulla-mobilita-sostenibile.html
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore
E' notizia di questi giorni che la Provincia di Monza e Brianza ha stilato un piano di interventi per la mobilita' sostenibile, accogliendo anche le nostre richieste che abbiamo portato avanti in questi mesi, parlando direttamente con l'assessore ai trasporti Franco Giordano, che ringraziamo per la sua professionalita'.
A settembre avremmo un incontro in cui ci verra' spiegato in che cosa consiste questo progetto di Moving Better, per il momento vi lasciamo alla lettura dell'articolo riportato su MBNEWS.
(cliccare sul titolo del posto per il redirect sul sito di MBNEWS)
http://www.mbnews.it/ambiente/81-ambiente/14467-moving-better-la-provincia-di-monza-punta-tutto-sulla-mobilita-sostenibile.html
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore
lunedì 5 luglio 2010
I carri bestiame modello Auschwitz
Buonasera a tutti
in questi giorni di caldo torrido, come ogni anno daltronde, assistiamo inermi e rassegnati oramai, al susseguirsi dei carri bestiamo di RFI modello Auschwitz, che giornalmente ci portano al lavoro o all'universita'.
Siamo schiacciato l'uno all'altro, in treni fatiscente, sporchi, che puzzano, caldi come dei veri e propri forni creamtori, l'aria condizionata e' un traguardo irraggiungibile per RFI, addirittura durante l'ultimo restyling dei treni, questi geni del male, hanno pensato bene di CHIUDERE tutti i finestrini, tanto poi c'era l'impianto di aria condizionata ! Peccato solo che la manutenzione, altro fiore all'occhiello di questa societa' gestita da celebrolesi a partire dal suo Amministratore delegato, non abbiano la minima idea di che cosa vuol dire viaggiare in certe consizioni e non sanno neppure che cosa vuol dire la parola manutenzione. Se un impianto di rompe, visto che appunto i vagoni sono chiusi, bisogna intervenire e metterli a posto.
Inviterei il Sig Moretti, AD di RFI a fare unba settimana da pendolare, non tanto, una settimana, vediamo se dopo si riesce ancora a guardarsi allo specchio, dicendo che i problemi non esistono.
E la cosa buffa, e' che vogliono tagliare i fondi ai carri bestiame, soprattutto in Lombardia, una della regioni maggiormente inquinate al mondo e la regione industrializzata europea con il peggior trasporto pubblico.
Ma ci chiediamo il Presidente della Regione, il Presidente della provincia di Milano, il Presidente della nuova Provincia di Monza e Brianza, possibile che non facciano nulla sia per migliorare la qualita' della vita dei pendolari sia per sensibilizzare e incentivare il trasporto pubblico?
A chi giova tutto cio'?
Possiamo andare avanti a viaggiare come bestie da macello?
Quand'e' che ci sveglieremo e incominceremo a fare come i Francesi, bloccando tutto fino a quando non si ottengono le cose?
Forse e' arrivato il momento di svegliarci un po' tutti......
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore
in questi giorni di caldo torrido, come ogni anno daltronde, assistiamo inermi e rassegnati oramai, al susseguirsi dei carri bestiamo di RFI modello Auschwitz, che giornalmente ci portano al lavoro o all'universita'.
Siamo schiacciato l'uno all'altro, in treni fatiscente, sporchi, che puzzano, caldi come dei veri e propri forni creamtori, l'aria condizionata e' un traguardo irraggiungibile per RFI, addirittura durante l'ultimo restyling dei treni, questi geni del male, hanno pensato bene di CHIUDERE tutti i finestrini, tanto poi c'era l'impianto di aria condizionata ! Peccato solo che la manutenzione, altro fiore all'occhiello di questa societa' gestita da celebrolesi a partire dal suo Amministratore delegato, non abbiano la minima idea di che cosa vuol dire viaggiare in certe consizioni e non sanno neppure che cosa vuol dire la parola manutenzione. Se un impianto di rompe, visto che appunto i vagoni sono chiusi, bisogna intervenire e metterli a posto.
Inviterei il Sig Moretti, AD di RFI a fare unba settimana da pendolare, non tanto, una settimana, vediamo se dopo si riesce ancora a guardarsi allo specchio, dicendo che i problemi non esistono.
E la cosa buffa, e' che vogliono tagliare i fondi ai carri bestiame, soprattutto in Lombardia, una della regioni maggiormente inquinate al mondo e la regione industrializzata europea con il peggior trasporto pubblico.
Ma ci chiediamo il Presidente della Regione, il Presidente della provincia di Milano, il Presidente della nuova Provincia di Monza e Brianza, possibile che non facciano nulla sia per migliorare la qualita' della vita dei pendolari sia per sensibilizzare e incentivare il trasporto pubblico?
A chi giova tutto cio'?
Possiamo andare avanti a viaggiare come bestie da macello?
Quand'e' che ci sveglieremo e incominceremo a fare come i Francesi, bloccando tutto fino a quando non si ottengono le cose?
Forse e' arrivato il momento di svegliarci un po' tutti......
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore
giovedì 10 giugno 2010
90 Parcheggi nuovi !
Buongiorno a tutti
Oltre tre anni di lavoro 247 post su questo BLOG, un numero impressionante di articoli sui giornali, ore e ore di incontri con sindaco, giunta, Regione, Provincia, Sindaci della zona, centinaia di e.mail inviate, moltissime proposte fatte, tante battaglie portate avanti con tenacia e determinazione, senza mai abbassare la testa, e senza mai scordarsi di portare a casa un risultato, a qualsiasi costo.
E alla fine, forse, questa e' la volta buona.
Ieri e' arrivata la conferma da Alberto Centemero, che la nostra proposta di chiedere meta' del parcheggio della PEG ad oggi inutilizzato, per i pendolari, e' andata a buon fine.
Ringraziamo l'assessore Centemero per l'impegno e il signor Lucio Perego amministratore dellegato della PEG PEREGO, per la gentile concessione.
Ora servono solo dei soldi per riappianiare il terreno e riasfaltarlo, dopo averne ricavato un ingresso dalla parte del cimitero.
90 nuovi posti stanno arrivando, speriamo nel minor tempo possibile.
Il grazie piu' grande, in ogni caso, va a Gianluca Morelli, che, se avesse seguito la linea dell'italiano medio, oggi saremmo ancora al punto di..........lamentarci sui binari e sui treni degli scarsi servizi mezzi a disposizione dei pendolari, senza trovare una via di uscita.
Diamo a Cesare, quel che e' di Cesare !
Far emergere il problema, farlo conoscere all'opinione pubblica, sensibilizzare cittadini e istituzioni sul fenomeno, e cercare delle vie di uscita, non e' stata un impresa banale e semplice, anzi.
Tra il non fare nulla, e provare a fare qualche cosa, c'e' una bella differenza.
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore
Oltre tre anni di lavoro 247 post su questo BLOG, un numero impressionante di articoli sui giornali, ore e ore di incontri con sindaco, giunta, Regione, Provincia, Sindaci della zona, centinaia di e.mail inviate, moltissime proposte fatte, tante battaglie portate avanti con tenacia e determinazione, senza mai abbassare la testa, e senza mai scordarsi di portare a casa un risultato, a qualsiasi costo.
E alla fine, forse, questa e' la volta buona.
Ieri e' arrivata la conferma da Alberto Centemero, che la nostra proposta di chiedere meta' del parcheggio della PEG ad oggi inutilizzato, per i pendolari, e' andata a buon fine.
Ringraziamo l'assessore Centemero per l'impegno e il signor Lucio Perego amministratore dellegato della PEG PEREGO, per la gentile concessione.
Ora servono solo dei soldi per riappianiare il terreno e riasfaltarlo, dopo averne ricavato un ingresso dalla parte del cimitero.
90 nuovi posti stanno arrivando, speriamo nel minor tempo possibile.
Il grazie piu' grande, in ogni caso, va a Gianluca Morelli, che, se avesse seguito la linea dell'italiano medio, oggi saremmo ancora al punto di..........lamentarci sui binari e sui treni degli scarsi servizi mezzi a disposizione dei pendolari, senza trovare una via di uscita.
Diamo a Cesare, quel che e' di Cesare !
Far emergere il problema, farlo conoscere all'opinione pubblica, sensibilizzare cittadini e istituzioni sul fenomeno, e cercare delle vie di uscita, non e' stata un impresa banale e semplice, anzi.
Tra il non fare nulla, e provare a fare qualche cosa, c'e' una bella differenza.
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore
lunedì 24 maggio 2010
Incontro con Enrico Brambilla.
Mercoledi' scorso ho incontrato Enrico Brambilla, eletto in regione Lombardia alle scorse elezione regionali.
Emilio Brambilla e' nato e cresciuto a Vimercate, ex sindaco di Vimercate, conosce bene la situazione trasporti e si e' ha sempre cercato di portare a casa il progetto metropolitana nel Vimercatese.
In questo momento il discorso prolungamento metropolitana e' un cantiere fermo, ovvero lo stato centrale stanziera' il 60% dell'opera e non un soldo in piu', si tratta di dover cercare quel 40%, che, trattandosi di un opera cosi' importante, non sono proprio bruscolini.
Il discorso iniziale si e' basato prorpio su questo, ovvero il fatto che, non sapendo quando e SE arrivera' la metropolitana, noi come pendolari Brianzoli, non possiamo viaggiare come maiali perche' altri stanno decidendo di questo progetto da oramai oltre 20 ANNI !
Dai dati ufficiali di TRENITALIA di marzo 2010, e' emerso che ad Arcore transitano 3 milioni di persone all'anno, che la domanda di viaggio delle persone che vanno ad abitare nei comuni limitrofi alle stazione e' il seguente
+23% Arcore
+36% Bernareggio
+40% Carnate
+51% Lesmo
+37% Usmate
+28% Vimercate
Questo vuol dire che sia gli abitanti storici di queste citta', sia i nuovi abitanti, attirati dal prezzo delle case piu' basse rispetto a Monza o a Milano, vengono a vivere nella nostra zona per poi vivere da pendolari, un piccolo sacrificio (ma che piccolo non e'!) in cambio di una miglior condizione di vita rispetto ad altre citta'.
Ebbene la vita da pendolari non e' poi cosi' tutta rose e fiori, specialmente nei classici orari di punta, in cui i treni scoppiano, gli impianti di condizionamento non funzionano, la pulizia lascia molto a desiderare. Poi se uno conta i ritardi, le cancellazioni, lo stato precario di sicurezza che aleggia su quei convogli vecchi e rivisati, il fatto che i parcheggi adianceti scarseggiano e arrivare in stazione con pullman e altri mezzi non e' proprio cosi' agevole, be' diciamo che non e' proprio un bel vivere !
La mia intenzione e' stata quella di aprire un tavolo in Regione Lombardia, per parlare di un progetto serio per ridare lustro alla categoria dei pendolari brianzoli.
In prima battuta ho chiesto che venga rivista, dalla Regione Lombarida (compentente in questo settore), il sistema degli abbonamenti integrati, e' assurdo che il Trenomilano non funzioni se uno scende a Sesto San Giovanni e prende la metropolitana, e' assurdo che non ci sia un sistema modella europeo tipo BUS+treno+Metro' o addirittura, un domani, Bici+treno+Metro'.
Gli integrati a fasce, a zone, e' una realta' che in EUROPA esiste da 20 anni e funziona bene, da noi manco sanno che cos'e' a momenti, o forse lo sanno e non si sa' perche' fanno i tonti.
Se si pensa che l'abbonamento TRENOMILANO, ad oggi non si puo' ricaricare nella stazione di Arcore (e forse neppure in quella di Carnate!), e' assurdo che si debba mantenere lo scontrino cartaceo perche' i controllori Trenitalia non hanno il lettore di schede magnetiche(il servizio e' partito 2 anni e mezzo fa'!), e' assurdo che la macchinetta per comprare i biglietti e ricaricare le carte elettronica ad Arcore, installata quasi 2 anni fa', ad oggi ancora non funziona.
E' assurdo che i carnet da 10 corse, utile per gli studenti, ad Arcore ce ne siano pochi in vendita, e quando finiscono, FINISCONO !!
Ma in che paese viviamo?
Nel paese delle BANANE?
Abbiamo chiesto quindi che in Regione si parli di queste PICCOLE cose, ma per noi grandi e importanti, abbiamo chiesto che i treni dei pendolari siano TUTTI A 2 piani e siano ALMENO con 7 o 8 vagoni, giusto per avere un po' di agio, non abbiamo chiesto ne' treni nuovi ne la possibilita', come dovrebbe essere in un paese CIVILE e MODERNO, di un posto a sedere.
Abbiamo chiesto che vengano monitorati i treni dalla Regione Lombardia, visto che e' controllore a controllata di se stessa nella nuova societa' Lombarda, fatta da Regione+Trenitalia+Ferrovie Nord, e che i ritardi e le soppressioni migliorino gradualmente.
Abbiamo chiesto il minimo indispensabile per un trasporto pubblico DECENTE, FUNZIONALE e UMANO, l'attuale e' veramente da TERZO MONDO !!!
Abbiamo chiesto piu' dignita' verso chi si sposta con i mezzi pubblici, non la Luna.
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore.
Emilio Brambilla e' nato e cresciuto a Vimercate, ex sindaco di Vimercate, conosce bene la situazione trasporti e si e' ha sempre cercato di portare a casa il progetto metropolitana nel Vimercatese.
In questo momento il discorso prolungamento metropolitana e' un cantiere fermo, ovvero lo stato centrale stanziera' il 60% dell'opera e non un soldo in piu', si tratta di dover cercare quel 40%, che, trattandosi di un opera cosi' importante, non sono proprio bruscolini.
Il discorso iniziale si e' basato prorpio su questo, ovvero il fatto che, non sapendo quando e SE arrivera' la metropolitana, noi come pendolari Brianzoli, non possiamo viaggiare come maiali perche' altri stanno decidendo di questo progetto da oramai oltre 20 ANNI !
Dai dati ufficiali di TRENITALIA di marzo 2010, e' emerso che ad Arcore transitano 3 milioni di persone all'anno, che la domanda di viaggio delle persone che vanno ad abitare nei comuni limitrofi alle stazione e' il seguente
+23% Arcore
+36% Bernareggio
+40% Carnate
+51% Lesmo
+37% Usmate
+28% Vimercate
Questo vuol dire che sia gli abitanti storici di queste citta', sia i nuovi abitanti, attirati dal prezzo delle case piu' basse rispetto a Monza o a Milano, vengono a vivere nella nostra zona per poi vivere da pendolari, un piccolo sacrificio (ma che piccolo non e'!) in cambio di una miglior condizione di vita rispetto ad altre citta'.
Ebbene la vita da pendolari non e' poi cosi' tutta rose e fiori, specialmente nei classici orari di punta, in cui i treni scoppiano, gli impianti di condizionamento non funzionano, la pulizia lascia molto a desiderare. Poi se uno conta i ritardi, le cancellazioni, lo stato precario di sicurezza che aleggia su quei convogli vecchi e rivisati, il fatto che i parcheggi adianceti scarseggiano e arrivare in stazione con pullman e altri mezzi non e' proprio cosi' agevole, be' diciamo che non e' proprio un bel vivere !
La mia intenzione e' stata quella di aprire un tavolo in Regione Lombardia, per parlare di un progetto serio per ridare lustro alla categoria dei pendolari brianzoli.
In prima battuta ho chiesto che venga rivista, dalla Regione Lombarida (compentente in questo settore), il sistema degli abbonamenti integrati, e' assurdo che il Trenomilano non funzioni se uno scende a Sesto San Giovanni e prende la metropolitana, e' assurdo che non ci sia un sistema modella europeo tipo BUS+treno+Metro' o addirittura, un domani, Bici+treno+Metro'.
Gli integrati a fasce, a zone, e' una realta' che in EUROPA esiste da 20 anni e funziona bene, da noi manco sanno che cos'e' a momenti, o forse lo sanno e non si sa' perche' fanno i tonti.
Se si pensa che l'abbonamento TRENOMILANO, ad oggi non si puo' ricaricare nella stazione di Arcore (e forse neppure in quella di Carnate!), e' assurdo che si debba mantenere lo scontrino cartaceo perche' i controllori Trenitalia non hanno il lettore di schede magnetiche(il servizio e' partito 2 anni e mezzo fa'!), e' assurdo che la macchinetta per comprare i biglietti e ricaricare le carte elettronica ad Arcore, installata quasi 2 anni fa', ad oggi ancora non funziona.
E' assurdo che i carnet da 10 corse, utile per gli studenti, ad Arcore ce ne siano pochi in vendita, e quando finiscono, FINISCONO !!
Ma in che paese viviamo?
Nel paese delle BANANE?
Abbiamo chiesto quindi che in Regione si parli di queste PICCOLE cose, ma per noi grandi e importanti, abbiamo chiesto che i treni dei pendolari siano TUTTI A 2 piani e siano ALMENO con 7 o 8 vagoni, giusto per avere un po' di agio, non abbiamo chiesto ne' treni nuovi ne la possibilita', come dovrebbe essere in un paese CIVILE e MODERNO, di un posto a sedere.
Abbiamo chiesto che vengano monitorati i treni dalla Regione Lombardia, visto che e' controllore a controllata di se stessa nella nuova societa' Lombarda, fatta da Regione+Trenitalia+Ferrovie Nord, e che i ritardi e le soppressioni migliorino gradualmente.
Abbiamo chiesto il minimo indispensabile per un trasporto pubblico DECENTE, FUNZIONALE e UMANO, l'attuale e' veramente da TERZO MONDO !!!
Abbiamo chiesto piu' dignita' verso chi si sposta con i mezzi pubblici, non la Luna.
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore.
martedì 18 maggio 2010
Il parcheggio della PEG!
Buongiorno a tutti
L'idea che abbiamo dato all'amministrazione durante l'incontro del 18 Marzo 2010, di poter avere un pezzo del parcheggio della PEG per noi pendolari, forse, e' arrivato ad una svolta.
Ringraziamo l'assessore Alberto Centemero che ha raccolto la nostra proposta ed e' andato direttamente dal patron di Peg Perego a chiedere la concesione del parcheggio.
Ringraziamo moltissimo il Sig. Lucio Perego, che spero di incontrare personalmente per ringraziarlo, della gentile e preziosa concessione.
Il parcheggio della PEG, pero', non deve essere un punto di arrivo a nostro avviso, ma un punto di partenza. La concessione, anche se lunga, non sara' infinita, per cui chiediamo altresi', una lungimiranza su un progetto di riqualificazione della stazione.
Oggi e' stato possibile chiedere il parcheggio alla PEG perche' e' vuoto, 3 anni fa non era cosi' ed era impensabile chiedere quello spazio, per questo questa idea ci e' balenata in testa in questo periodo.
Bisogna investire sui Pendolari, non bisogna lucrare sui loro stipendi e sulle loro giornate lavorative dando multe. Bisogna avere il coraggio e tirar fuori l'impreditoriera', per cercare soluzioni. Mettere un bar, un edicola, un tabaccaio, un panettiere, in quella parte della citta', potrebbe avere un senso, uno parcheggia la macchina, fa' colazione, si compra il giornale, le sigarette e va a prendere il treno, la sera torna e compra il pane!
Con calma, trova posto, non deve correre, litigare, ammazzarsi per l'ultimo posto disponibile, arriva in stazione contento e non con il patema d'animo oddio non trovo posto e forse prendero' la multa!
Certo e' piu' facile da dire che da fare, pero' e' un idea, e noi alle idee crediamo molto, tutto quello che e' stato fatto fino ad oggi da parte del nostro comitato, e' partito da delle IDEE!!
Questo e quello che ci aspettiamo dalla politica, IDEE e SOLUZIONI, fino ad oggi le stiamo dando noi come comitato che conosciamo i problemi che ci circondano tutti i giorni, e che viviamo in prima persona, ci aspettiamo pero' che lo facciano anche coloro che vengono pagati per fare tutto questo.
Il parcheggio della PEG e' solo l'inizio !
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore
L'idea che abbiamo dato all'amministrazione durante l'incontro del 18 Marzo 2010, di poter avere un pezzo del parcheggio della PEG per noi pendolari, forse, e' arrivato ad una svolta.
Ringraziamo l'assessore Alberto Centemero che ha raccolto la nostra proposta ed e' andato direttamente dal patron di Peg Perego a chiedere la concesione del parcheggio.
Ringraziamo moltissimo il Sig. Lucio Perego, che spero di incontrare personalmente per ringraziarlo, della gentile e preziosa concessione.
Il parcheggio della PEG, pero', non deve essere un punto di arrivo a nostro avviso, ma un punto di partenza. La concessione, anche se lunga, non sara' infinita, per cui chiediamo altresi', una lungimiranza su un progetto di riqualificazione della stazione.
Oggi e' stato possibile chiedere il parcheggio alla PEG perche' e' vuoto, 3 anni fa non era cosi' ed era impensabile chiedere quello spazio, per questo questa idea ci e' balenata in testa in questo periodo.
Bisogna investire sui Pendolari, non bisogna lucrare sui loro stipendi e sulle loro giornate lavorative dando multe. Bisogna avere il coraggio e tirar fuori l'impreditoriera', per cercare soluzioni. Mettere un bar, un edicola, un tabaccaio, un panettiere, in quella parte della citta', potrebbe avere un senso, uno parcheggia la macchina, fa' colazione, si compra il giornale, le sigarette e va a prendere il treno, la sera torna e compra il pane!
Con calma, trova posto, non deve correre, litigare, ammazzarsi per l'ultimo posto disponibile, arriva in stazione contento e non con il patema d'animo oddio non trovo posto e forse prendero' la multa!
Certo e' piu' facile da dire che da fare, pero' e' un idea, e noi alle idee crediamo molto, tutto quello che e' stato fatto fino ad oggi da parte del nostro comitato, e' partito da delle IDEE!!
Questo e quello che ci aspettiamo dalla politica, IDEE e SOLUZIONI, fino ad oggi le stiamo dando noi come comitato che conosciamo i problemi che ci circondano tutti i giorni, e che viviamo in prima persona, ci aspettiamo pero' che lo facciano anche coloro che vengono pagati per fare tutto questo.
Il parcheggio della PEG e' solo l'inizio !
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore
giovedì 13 maggio 2010
I vigili in stazione, che fantastica visione!
Ieri 12 Maggio 2010, per la prima volta, abbiamo avuto l'onore di ammirare una delegazione di vigili urbani di Arcore, un uomo e una donna, che si e' presentata in stazione di prima mattina, non si sa' bene a fare che cosa. Gli stessi vigili li abbiamo rivisti nel pomeriggio, intorno alle 18:00 anche in questo caso guardavano, non si sa' bene che cosa, sembravano un po' spaesati nel vedere cosi' tanta gente, di certo non si sono fatti troppi scrupoli e gia' alle 07:45 snocciolavano le prime multe ai soliti pendolari che hanno parchegiato fuori dalle strisce.
Si sono trovati spaesati perche' di solito non sono abituati a vedere i pendolari, arrivano di soppiatto quando non c'e' nessuno, depositano i loro volantini bianchi, e scappano, non amano essere ingiustamente insultati, poveri vigili, loro fanno solo il loro lavoro, li stronzi siamo noi che c'e' la prendiamo con loro!
Se per caso incontrano un pendolare che gli chiede spiegazioni di quella multa assurda e insensata, si limitano a rispondere che e' il loro dovere e non e' compito loro dare informazioni di dove parcheggiare l'auto per non prendere la multa, risposte veramente fondamentali! Bravissimi !
In ogni caso la stagione della caccia al pendolare continua, il far cassa con i soldi dei pendolari e' diventato lo sport preferito dei vigili di Arcore !
Grazie ancora per la vostra comprensione !!
Grazie !
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore
Si sono trovati spaesati perche' di solito non sono abituati a vedere i pendolari, arrivano di soppiatto quando non c'e' nessuno, depositano i loro volantini bianchi, e scappano, non amano essere ingiustamente insultati, poveri vigili, loro fanno solo il loro lavoro, li stronzi siamo noi che c'e' la prendiamo con loro!
Se per caso incontrano un pendolare che gli chiede spiegazioni di quella multa assurda e insensata, si limitano a rispondere che e' il loro dovere e non e' compito loro dare informazioni di dove parcheggiare l'auto per non prendere la multa, risposte veramente fondamentali! Bravissimi !
In ogni caso la stagione della caccia al pendolare continua, il far cassa con i soldi dei pendolari e' diventato lo sport preferito dei vigili di Arcore !
Grazie ancora per la vostra comprensione !!
Grazie !
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore
lunedì 10 maggio 2010
Vita da pendolare, salute malferma !
Tratto da corriere.it del 9 Maggio 2010
STRESS, E MALESSERI PER CHI VIAGGIA QUOTIDIANAMENTE VERSO IL POSTO DI LAVORO
Il rimedio? Non trascorrere il tempo casa-ufficio come degli «zombi»
MILANO - Come se non bastassero treni sporchi, autobus in ritardo e code chilometriche, sui pendolari potrebbero pesare ben altre preoccupazioni: stando alle stime di una recente ricerca inglese, i pendolari dei dintorni di Londra vivono in media un paio d'anni in meno rispetto a chi impiega al massimo una ventina di minuti per arrivare in ufficio.
«AMNESIA DA PENDOLARE» - E il motivo forse è tutto nelle conclusioni di uno studio di David Lewis, dell'International Stress Management Association, secondo cui i pendolari sono più stressati dei piloti di guerra e dei poliziotti antisommossa: la sensazione di impotenza e la frustrazione generata dall'essere in balia di coincidenze e traffico impazzito, ma con orari da rispettare, porta a sviluppare ansia, stress e quella che Lewis chiama "amnesia del pendolare". Di fatto, il tempo casa-ufficio si vive come zombi, cancellando dalla mente quel che succede. Salvo poi scoppiare in crisi d'ira al minimo intoppo, con sbalzi di pressione e rischio d'infarto in agguato. Certo, non tutti i 13 milioni di pendolari italiani sono condannati allo stress cronico. «Se la scelta del pendolarismo è vissuta come un obbligo, è più probabile vivere in perenne conflitto interiore fra dove si è e dove si vorrebbe essere, senza saper più riconoscere qual è il luogo d'appartenenza: la casa, dove si va quasi solo per dormire, l'ufficio o il mezzo su cui si trascorre tanto tempo ogni giorno — osserva Massimo Di Giannantonio, psichiatra dell'Università di Chieti —. Le donne sono più esposte allo stress da pendolarismo, perché spesso vivono peggio la lontananza da casa; più a rischio anche chi ha una personalità vulnerabile ed è meno capace di adattarsi al disagio psicologico della trasferta forzata. Che porta molti a sviluppare aggressività e conflittualità nel rapporto coi familiari». Succede perché il tempo libero e per i rapporti sociali è sempre più risicato.
I DISTURBI - Tanto che diminuisce pure la creatività e qualcuno cade in depressione. «Tutta colpa della tensione continua: il pendolare non "stacca" mai, prima, durante e dopo il lavoro — commenta Maria Grazia Cassitto, della Clinica del Lavoro dell'Università di Milano —. Le conseguenze sulla salute sono quelle tipiche dello stress cronico: i primi campanelli d'allarme sono i disturbi del sonno e dell'appetito». A questi si aggiungono disturbi psicosomatici vari, dal mal di testa alle difficoltà di digestione. E non basta: secondo uno studio uscito da poco su Epidemiology and Infection, condotto su circa 400 pendolari londinesi, in un caso su tre sulle mani di chi si sposta in autobus o in treno fra casa e ufficio si trovano batteri fecali. «Se il mezzo di trasporto non è la propria auto, il contatto ravvicinato con gli altri aumenta il rischio di malattie infettive — conferma Cassitto —. Lo stress cronico, poi, indebolisce le difese immunitarie, facilitando ancor di più la comparsa di disturbi lievi, ma persistenti. Così non è raro che i pendolari abbiano cistiti frequenti, tossi che non passano, raffreddori cronici». In che modo ridurre i guai da pendolarismo? «Chi ha un impiego che lo consente, potrebbe chiedere di lavorare almeno in parte da casa, o cambiare gli orari per non fare il tragitto nell'ora di punta — dice Giuseppe Abbritti, direttore della Scuola di specializzazione in medicina del lavoro dell'Università di Perugia —. Poi, si può cercare di rendere piacevole la trasferta: in auto ascoltando un po' di musica, profumando l'ambiente, o magari provando un itinerario diverso. In bus o in treno, leggendo. Certo, è impossibile farlo se si viaggia su mezzi scomodi o affollati». In questi casi non viene nemmeno voglia di provare coi respiri profondi, che aiuterebbero a ridurre la tensione. Si può tentare allora di mettere in pratica il consiglio dello psichiatra: «Dedichiamo il tempo del viaggio alla riflessione personale, per guardare dentro noi stessi e magari rivalutare i benefici di cui godiamo grazie al lavoro — dice Di Giannantonio —. Infine, è sempre opportuno spezzare appena possibile la routine, approfittando di fine settimana o permessi: aiutano a recuperare le energie rubate dallo stress».
Elena Meli
09 maggio 2010
STRESS, E MALESSERI PER CHI VIAGGIA QUOTIDIANAMENTE VERSO IL POSTO DI LAVORO
Il rimedio? Non trascorrere il tempo casa-ufficio come degli «zombi»
MILANO - Come se non bastassero treni sporchi, autobus in ritardo e code chilometriche, sui pendolari potrebbero pesare ben altre preoccupazioni: stando alle stime di una recente ricerca inglese, i pendolari dei dintorni di Londra vivono in media un paio d'anni in meno rispetto a chi impiega al massimo una ventina di minuti per arrivare in ufficio.
«AMNESIA DA PENDOLARE» - E il motivo forse è tutto nelle conclusioni di uno studio di David Lewis, dell'International Stress Management Association, secondo cui i pendolari sono più stressati dei piloti di guerra e dei poliziotti antisommossa: la sensazione di impotenza e la frustrazione generata dall'essere in balia di coincidenze e traffico impazzito, ma con orari da rispettare, porta a sviluppare ansia, stress e quella che Lewis chiama "amnesia del pendolare". Di fatto, il tempo casa-ufficio si vive come zombi, cancellando dalla mente quel che succede. Salvo poi scoppiare in crisi d'ira al minimo intoppo, con sbalzi di pressione e rischio d'infarto in agguato. Certo, non tutti i 13 milioni di pendolari italiani sono condannati allo stress cronico. «Se la scelta del pendolarismo è vissuta come un obbligo, è più probabile vivere in perenne conflitto interiore fra dove si è e dove si vorrebbe essere, senza saper più riconoscere qual è il luogo d'appartenenza: la casa, dove si va quasi solo per dormire, l'ufficio o il mezzo su cui si trascorre tanto tempo ogni giorno — osserva Massimo Di Giannantonio, psichiatra dell'Università di Chieti —. Le donne sono più esposte allo stress da pendolarismo, perché spesso vivono peggio la lontananza da casa; più a rischio anche chi ha una personalità vulnerabile ed è meno capace di adattarsi al disagio psicologico della trasferta forzata. Che porta molti a sviluppare aggressività e conflittualità nel rapporto coi familiari». Succede perché il tempo libero e per i rapporti sociali è sempre più risicato.
I DISTURBI - Tanto che diminuisce pure la creatività e qualcuno cade in depressione. «Tutta colpa della tensione continua: il pendolare non "stacca" mai, prima, durante e dopo il lavoro — commenta Maria Grazia Cassitto, della Clinica del Lavoro dell'Università di Milano —. Le conseguenze sulla salute sono quelle tipiche dello stress cronico: i primi campanelli d'allarme sono i disturbi del sonno e dell'appetito». A questi si aggiungono disturbi psicosomatici vari, dal mal di testa alle difficoltà di digestione. E non basta: secondo uno studio uscito da poco su Epidemiology and Infection, condotto su circa 400 pendolari londinesi, in un caso su tre sulle mani di chi si sposta in autobus o in treno fra casa e ufficio si trovano batteri fecali. «Se il mezzo di trasporto non è la propria auto, il contatto ravvicinato con gli altri aumenta il rischio di malattie infettive — conferma Cassitto —. Lo stress cronico, poi, indebolisce le difese immunitarie, facilitando ancor di più la comparsa di disturbi lievi, ma persistenti. Così non è raro che i pendolari abbiano cistiti frequenti, tossi che non passano, raffreddori cronici». In che modo ridurre i guai da pendolarismo? «Chi ha un impiego che lo consente, potrebbe chiedere di lavorare almeno in parte da casa, o cambiare gli orari per non fare il tragitto nell'ora di punta — dice Giuseppe Abbritti, direttore della Scuola di specializzazione in medicina del lavoro dell'Università di Perugia —. Poi, si può cercare di rendere piacevole la trasferta: in auto ascoltando un po' di musica, profumando l'ambiente, o magari provando un itinerario diverso. In bus o in treno, leggendo. Certo, è impossibile farlo se si viaggia su mezzi scomodi o affollati». In questi casi non viene nemmeno voglia di provare coi respiri profondi, che aiuterebbero a ridurre la tensione. Si può tentare allora di mettere in pratica il consiglio dello psichiatra: «Dedichiamo il tempo del viaggio alla riflessione personale, per guardare dentro noi stessi e magari rivalutare i benefici di cui godiamo grazie al lavoro — dice Di Giannantonio —. Infine, è sempre opportuno spezzare appena possibile la routine, approfittando di fine settimana o permessi: aiutano a recuperare le energie rubate dallo stress».
Elena Meli
09 maggio 2010
giovedì 6 maggio 2010
Piove, e piovono le multe, facciamo ricorso!
Buongiorno a tutti
L'amministrazione di Arcore e' in linea con il tempo meteo, piove e le multe, piovono!
Non si capisce bene quale sia lo scopo di questo ritorno alla multa, non capiamo se lo fanno per fare cassa con i soldi dei pendolari (cosa molto probabile!) per ripicca o per cosa.
Ringraziamo il capo dei vigili, Marco Bergamaschi per la sua clemenza, si vede che ha capito la situazione in cui viviamo noi pendolari, tra l'altro dice che non si ostina su di noi, fa' passare il multarolo SOLO una volta a settimana! E si lamenta anche se poi la gente manda a fare in culo il vigile, cavoli, noi PENDOLARI siamo proprio degli incivili, degli anarchici insurrezionalisti, gente che si lamenta perche' non trova parcheggio e prende la multa!
Studenti e lavoratori che vanificano la loro giornata o quella dei loro genitori per il comune di Arcore!
Bergamaschi, lei deve provare l'ebrezza di vanificare la sua giornata lavorativa perche' non trova parcheggio, dovrebbe provare a farlo, cosi' magari si rende conto di quello che viviamo noi, l'incubo di non trovar parcheggio e' cosa di tutti i giorni.
Approfittare della situazione fa' parte del suo dovere? L'amministrazione di Arcore non ha fatto nulla per noi fino ad oggi, e alla fine a rimetterci siamo sempre e solo NOI PENDOLARI!
Finanziamo il vostro comune senza nulla in cambio. GRAZIE ARCORE ! ! !
Il 18 Marzo, quindi quasi 2 mesi fa', abbiamo avuto un incontro con l'amministrazione, il capo dei vigili di Arcore e ArcoreCiclabile.
Come sempre il nostro comitato e' arrivato con delle proposte per cercare di tamponare la situazione della carenza di stalli, visto che questa amministrazione non ha ne idee e ne proposte.
Ricordiamo a tutti che, ogni anno, ad Arcore transitano la bellezza di 3 Milioni di persone!
Cioe' ogni giorno transitano in media piu' di 8.200 persone se facciamo una media becera.
Secondo una stima ponderata, dal lunedi' al venerdi', arrivano ad Arcore oltre 15.000 persone al giorno, una citta' insomma!
La nostra proposta era stata quella di chiedere alla Peg di poter usufruire di meta' del suo parcheggio, che risulta sempre vuoto, per 2 anni, tempo di realizzare la scuola e di pensare magari alla costruzione di un autosilos.
Se la Peg non avesse accettato, abbiamo chiesto di spianare una parte del terreno (ad oggi espropriato) dietro il parcheggio della PEG per poter ricavare un 70-80 posti auto, sempre come soluzione tampone e per prendere un po' fiato.
Ad oggi non ci e' ancora arrivata nessuna risposta, solo una e.mail dell'altro giorno di Centemero (dopo una nostra e.mail di sollecito!!) che ci ha detto che ha chiesto un incontro con il Signor Peg per chiedere quanto ci siamo detti in riunione.
Troviamo assurdo il continuo stillicidio delle multe, le macchine che vengono parcheggiate fuori dagli stalli, non creano ne pericolo e ne intralcio.
Il pendolare arriva la mattina e ritira l'auto la sera, nel parcheggio durante il giorno non transita NESSUNO!!!!
Se le multe arriveranno a casa, verranno impugnate presso un giudice di pace, inoltre stiamo anche valutando di chiedere che vengano conteggiate tutte le multe da Marzo 2007 (data della nascita del nostro comitato) ad oggi, date nel parcheggio di Via De Gasperi, e che la somma complessiva (secondo noi bella sostanziosa!!) venga destinata, sotto ordine del giudice, a opere pertinenti la stazione e i pendolari, come ad esempio gli stalli per le biciclette.
Siamo veramente curiosi di sapere quanto ha guadagnato il comune di Arcore in questi anni con i soldi dei pendolari, tenendo presente che non un solo parcheggio in piu' e' stato dato a noi pendolari, anzi, ce ne sono stati tolti parecchi per il carico scarico merci, per mettere il marciapiede botanico (che viene pero' definito AIUOLA!!!!), per il disco orario, etc. etc. piu' o meno un 25 posti tolti e nessun posto in aggiunta negli ultimi 3 anni, nonostante le nostre idee e sollecitazioni, il nostro blog, i numerosi articoli sui giornali.
L'amministrazione quindi SAPEVA, era informata, non puo' dire di non essere a conoscenza del fenomeno visto anche gli incontri avuti in questi 3 anni.
In oltre 3 anni non hanno fatto nulla, si sono solo incassati i soldi delle nostre multe, senza neppure redirigere parte dei profitti per opere connesse alla stazione.
Noi in questi 3 anni abbiamo fatto molto, siamo andati in Regione, in Provincia, abbiamo messo a punto progetti e idee che stiamo portando avanti con tenacia e impegno, l'amministrazione di Arcore non ha fatto NULLA e ci ha solo saputo darci dei populisti e dei lamentoni.
Adesso basta, e ora di agire!
Se avete preso delle multe scriveteci a parcheggioarcore@gmail.com
oppure su Facebook cercando Comitato Parcheggio Arcore
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore
L'amministrazione di Arcore e' in linea con il tempo meteo, piove e le multe, piovono!
Non si capisce bene quale sia lo scopo di questo ritorno alla multa, non capiamo se lo fanno per fare cassa con i soldi dei pendolari (cosa molto probabile!) per ripicca o per cosa.
Ringraziamo il capo dei vigili, Marco Bergamaschi per la sua clemenza, si vede che ha capito la situazione in cui viviamo noi pendolari, tra l'altro dice che non si ostina su di noi, fa' passare il multarolo SOLO una volta a settimana! E si lamenta anche se poi la gente manda a fare in culo il vigile, cavoli, noi PENDOLARI siamo proprio degli incivili, degli anarchici insurrezionalisti, gente che si lamenta perche' non trova parcheggio e prende la multa!
Studenti e lavoratori che vanificano la loro giornata o quella dei loro genitori per il comune di Arcore!
Bergamaschi, lei deve provare l'ebrezza di vanificare la sua giornata lavorativa perche' non trova parcheggio, dovrebbe provare a farlo, cosi' magari si rende conto di quello che viviamo noi, l'incubo di non trovar parcheggio e' cosa di tutti i giorni.
Approfittare della situazione fa' parte del suo dovere? L'amministrazione di Arcore non ha fatto nulla per noi fino ad oggi, e alla fine a rimetterci siamo sempre e solo NOI PENDOLARI!
Finanziamo il vostro comune senza nulla in cambio. GRAZIE ARCORE ! ! !
Il 18 Marzo, quindi quasi 2 mesi fa', abbiamo avuto un incontro con l'amministrazione, il capo dei vigili di Arcore e ArcoreCiclabile.
Come sempre il nostro comitato e' arrivato con delle proposte per cercare di tamponare la situazione della carenza di stalli, visto che questa amministrazione non ha ne idee e ne proposte.
Ricordiamo a tutti che, ogni anno, ad Arcore transitano la bellezza di 3 Milioni di persone!
Cioe' ogni giorno transitano in media piu' di 8.200 persone se facciamo una media becera.
Secondo una stima ponderata, dal lunedi' al venerdi', arrivano ad Arcore oltre 15.000 persone al giorno, una citta' insomma!
La nostra proposta era stata quella di chiedere alla Peg di poter usufruire di meta' del suo parcheggio, che risulta sempre vuoto, per 2 anni, tempo di realizzare la scuola e di pensare magari alla costruzione di un autosilos.
Se la Peg non avesse accettato, abbiamo chiesto di spianare una parte del terreno (ad oggi espropriato) dietro il parcheggio della PEG per poter ricavare un 70-80 posti auto, sempre come soluzione tampone e per prendere un po' fiato.
Ad oggi non ci e' ancora arrivata nessuna risposta, solo una e.mail dell'altro giorno di Centemero (dopo una nostra e.mail di sollecito!!) che ci ha detto che ha chiesto un incontro con il Signor Peg per chiedere quanto ci siamo detti in riunione.
Troviamo assurdo il continuo stillicidio delle multe, le macchine che vengono parcheggiate fuori dagli stalli, non creano ne pericolo e ne intralcio.
Il pendolare arriva la mattina e ritira l'auto la sera, nel parcheggio durante il giorno non transita NESSUNO!!!!
Se le multe arriveranno a casa, verranno impugnate presso un giudice di pace, inoltre stiamo anche valutando di chiedere che vengano conteggiate tutte le multe da Marzo 2007 (data della nascita del nostro comitato) ad oggi, date nel parcheggio di Via De Gasperi, e che la somma complessiva (secondo noi bella sostanziosa!!) venga destinata, sotto ordine del giudice, a opere pertinenti la stazione e i pendolari, come ad esempio gli stalli per le biciclette.
Siamo veramente curiosi di sapere quanto ha guadagnato il comune di Arcore in questi anni con i soldi dei pendolari, tenendo presente che non un solo parcheggio in piu' e' stato dato a noi pendolari, anzi, ce ne sono stati tolti parecchi per il carico scarico merci, per mettere il marciapiede botanico (che viene pero' definito AIUOLA!!!!), per il disco orario, etc. etc. piu' o meno un 25 posti tolti e nessun posto in aggiunta negli ultimi 3 anni, nonostante le nostre idee e sollecitazioni, il nostro blog, i numerosi articoli sui giornali.
L'amministrazione quindi SAPEVA, era informata, non puo' dire di non essere a conoscenza del fenomeno visto anche gli incontri avuti in questi 3 anni.
In oltre 3 anni non hanno fatto nulla, si sono solo incassati i soldi delle nostre multe, senza neppure redirigere parte dei profitti per opere connesse alla stazione.
Noi in questi 3 anni abbiamo fatto molto, siamo andati in Regione, in Provincia, abbiamo messo a punto progetti e idee che stiamo portando avanti con tenacia e impegno, l'amministrazione di Arcore non ha fatto NULLA e ci ha solo saputo darci dei populisti e dei lamentoni.
Adesso basta, e ora di agire!
Se avete preso delle multe scriveteci a parcheggioarcore@gmail.com
oppure su Facebook cercando Comitato Parcheggio Arcore
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore
venerdì 30 aprile 2010
La mobilita' sostestenibile, atto primo !
Mercoledi' abbiamo incontrato Franco Giordano e i suoi tecnici, per parlare di mobilita' sostenibile nella verde brianza.
Il fulcro della questione e' la mancanza di infrastrutture, ferme da 30 anni, e anche la mancanza molte volte di idee e progetti.
La metropolitana a Vimercate, se mai arrivera', si vedra' tra almeno 10 anni.
la Tangenziale est e' sempre intasata.
Ad Arcore transitano ogni anno circa 3 milioni (3 MILIONI!!!!) di pendolari, cifre da far invidia a molti aereoporti sparsi per il paese.
La mobilita' sostenibile e alternativa potrebbe essere una soluzione, noi come comitato ci crediamo molto, e ci ha creduto anche Franco Giordano.
Durante questo incontro ha ribadito piu' volte che la Provincia crede in questo progetto e l'apporto economico per la sua realizzazione sara' rilevante.
E' cambiata un po' la strategia iniziale nella quale dovevano essere i comuni a occuparsi dei vari progetti di competenza per il proprio territorio.
Infatti il secondo incontro con i sindaci e' slittato per questo motivo.
Il nuovo scenario che si e' disegnato dopo qusto incontro e' il seguente.
Si e' individuata Arcore come citta' campione, poi la cosa verra' estesa anche a Carnate.
Nel giro di 30-40 giorni un gruppo di tecnici della provincia, setaccera' la zona di Arcore, Vimercate, Concorezzo, Villasanta e Lesmo alla ricerca dei percorsi ciclabili, individuera' quelli presenti e quelli che si dovranno creare e fara' una bozza di progetto con i tracciati completi.
Si fara' quindi una stima dei costi e dei tempi per la realizzazione dei percorsi sicuri e si partira' il prima possibile con la realizzazione.
Nel mentre e' allo studio anche la realizzazione del bike sharing intercomunale, si partira' presumiblmente da 25 bike per ogni paese partendo da Vimercate, Villasanta, Arcore e Concorezzo, e poi se la cosa va bene si aumenteranno le bike e le citta'.
Nel mentre abbiamo ribadito di controllare e riorganizzare i tragitti (cantiere gia' aperto da 2 mesi) , le fermate, e gli abbonamenti per i pullman che arrivano nelle stazioni, abbiamo suggerito di studiare abbonamenti integrati bus+treno+metro' insomma discorsi di buon senso che in tutti i paesi europei funzionano da 30 anni, da noi neanche se ne parla, non un politico che si prenda la briga di tirare in ballo questi discorsi e di risolvere i problemi della quotidianita' dei propri cittadini.
Abbiamo dato tutta la massima disponibilita' a collaborare con loro, visto che conosciamo molto bene il territorio, nel caso abbiano bisogno di suggerimenti.
Ci piace molto il rapporto che si e' creato tra il nostro comitato e la nostra nuova Provincia, speriamo veramente che sia l'inizio di un cambio di rotta, l'inizio di una collaborazione per il bene collettivo e per permettere a ognuno di noi, di vivere in una zona con servizi piu' efficienti ed efficaci e in citta' piu' a misura d'uomo.
Dentro questo piccolo ma grande progetto, c'e' il futuro di tutti noi.
Il nostro motto e':" tra il non fare niente ( e lamentarsi sempre!!) , e provare a fare qualche cosa, c'e' una bella differenza! "
Gianluca Morelli
Antonella Cavaiuolo
Comitato Parcheggio Arcore
Il fulcro della questione e' la mancanza di infrastrutture, ferme da 30 anni, e anche la mancanza molte volte di idee e progetti.
La metropolitana a Vimercate, se mai arrivera', si vedra' tra almeno 10 anni.
la Tangenziale est e' sempre intasata.
Ad Arcore transitano ogni anno circa 3 milioni (3 MILIONI!!!!) di pendolari, cifre da far invidia a molti aereoporti sparsi per il paese.
La mobilita' sostenibile e alternativa potrebbe essere una soluzione, noi come comitato ci crediamo molto, e ci ha creduto anche Franco Giordano.
Durante questo incontro ha ribadito piu' volte che la Provincia crede in questo progetto e l'apporto economico per la sua realizzazione sara' rilevante.
E' cambiata un po' la strategia iniziale nella quale dovevano essere i comuni a occuparsi dei vari progetti di competenza per il proprio territorio.
Infatti il secondo incontro con i sindaci e' slittato per questo motivo.
Il nuovo scenario che si e' disegnato dopo qusto incontro e' il seguente.
Si e' individuata Arcore come citta' campione, poi la cosa verra' estesa anche a Carnate.
Nel giro di 30-40 giorni un gruppo di tecnici della provincia, setaccera' la zona di Arcore, Vimercate, Concorezzo, Villasanta e Lesmo alla ricerca dei percorsi ciclabili, individuera' quelli presenti e quelli che si dovranno creare e fara' una bozza di progetto con i tracciati completi.
Si fara' quindi una stima dei costi e dei tempi per la realizzazione dei percorsi sicuri e si partira' il prima possibile con la realizzazione.
Nel mentre e' allo studio anche la realizzazione del bike sharing intercomunale, si partira' presumiblmente da 25 bike per ogni paese partendo da Vimercate, Villasanta, Arcore e Concorezzo, e poi se la cosa va bene si aumenteranno le bike e le citta'.
Nel mentre abbiamo ribadito di controllare e riorganizzare i tragitti (cantiere gia' aperto da 2 mesi) , le fermate, e gli abbonamenti per i pullman che arrivano nelle stazioni, abbiamo suggerito di studiare abbonamenti integrati bus+treno+metro' insomma discorsi di buon senso che in tutti i paesi europei funzionano da 30 anni, da noi neanche se ne parla, non un politico che si prenda la briga di tirare in ballo questi discorsi e di risolvere i problemi della quotidianita' dei propri cittadini.
Abbiamo dato tutta la massima disponibilita' a collaborare con loro, visto che conosciamo molto bene il territorio, nel caso abbiano bisogno di suggerimenti.
Ci piace molto il rapporto che si e' creato tra il nostro comitato e la nostra nuova Provincia, speriamo veramente che sia l'inizio di un cambio di rotta, l'inizio di una collaborazione per il bene collettivo e per permettere a ognuno di noi, di vivere in una zona con servizi piu' efficienti ed efficaci e in citta' piu' a misura d'uomo.
Dentro questo piccolo ma grande progetto, c'e' il futuro di tutti noi.
Il nostro motto e':" tra il non fare niente ( e lamentarsi sempre!!) , e provare a fare qualche cosa, c'e' una bella differenza! "
Gianluca Morelli
Antonella Cavaiuolo
Comitato Parcheggio Arcore
martedì 27 aprile 2010
I costi delle opere pubbliche in Italia
tratto da beppegrillo.it
In Italia le opere pubbliche costano 4/5 volte di più che negli altri Paesi e non finiscono mai. Sfidano i secoli. Le centrali nucleari saranno completate quando l'uranio sarà esaurito. Non produrranno energia, ma la Confindustria avrà prodotto decenni di utili.
"Quanto costeranno le centrali nucleari visto come lievitano i costi in Italia grazie alla corruzione politica? La Tav doveva costare 5 miliardi ma l'aumento dei costi a km è vertiginoso: la Torino-Milano passa da 1.074 milioni a 7.778; la Roma-Napoli da 1.994 milioni a 6235, la Roma-Firenze da 51 a 754 milioni. Il totale da 14.159 milioni a 87.850. In Giappone la linea ad alta velocità è costata solo 8,5 milioni al km, in Francia 9,7 milioni, in Spagna 9,2 milioni. Noi andiamo dai 30,5 milioni al km della Roma-Napoli fino ai 62,7 della Torino-Milano, arrivando ai 76,3 della Firenze-Bologna. I tempi: la Tokio-Osaka (550 km) ha richiesto 6,2 anni, la Parigi-Lione (417 km) 7,9 anni, la Madrid-Siviglia (471 km) 7,2 anni. E noi? Per i 78 km della Bologna-Firenze ci hanno messo 10,7 anni per la progettazione e si stima e 12,9 anni per la realizzazione, la Roma-Napoli 8,2 anni per la progettazione e 12,5 anni per la realizzazione. Supposto mai che saranno finite, non sarà tra 5 anni né 10, e a quel punto di uranio non ce ne sarà più un grammo.
In Italia le opere pubbliche costano 4/5 volte di più che negli altri Paesi e non finiscono mai. Sfidano i secoli. Le centrali nucleari saranno completate quando l'uranio sarà esaurito. Non produrranno energia, ma la Confindustria avrà prodotto decenni di utili.
"Quanto costeranno le centrali nucleari visto come lievitano i costi in Italia grazie alla corruzione politica? La Tav doveva costare 5 miliardi ma l'aumento dei costi a km è vertiginoso: la Torino-Milano passa da 1.074 milioni a 7.778; la Roma-Napoli da 1.994 milioni a 6235, la Roma-Firenze da 51 a 754 milioni. Il totale da 14.159 milioni a 87.850. In Giappone la linea ad alta velocità è costata solo 8,5 milioni al km, in Francia 9,7 milioni, in Spagna 9,2 milioni. Noi andiamo dai 30,5 milioni al km della Roma-Napoli fino ai 62,7 della Torino-Milano, arrivando ai 76,3 della Firenze-Bologna. I tempi: la Tokio-Osaka (550 km) ha richiesto 6,2 anni, la Parigi-Lione (417 km) 7,9 anni, la Madrid-Siviglia (471 km) 7,2 anni. E noi? Per i 78 km della Bologna-Firenze ci hanno messo 10,7 anni per la progettazione e si stima e 12,9 anni per la realizzazione, la Roma-Napoli 8,2 anni per la progettazione e 12,5 anni per la realizzazione. Supposto mai che saranno finite, non sarà tra 5 anni né 10, e a quel punto di uranio non ce ne sarà più un grammo.
Un augurio al Sindaco Marco Rocchini.
Abbiamo appreso dai giornali locali che il Sindaco Marco Rocchini e' in degenza da 10 giorni.
A lui vanno i nostri migliori auguri per una rapida guarigione.
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore
A lui vanno i nostri migliori auguri per una rapida guarigione.
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore
lunedì 26 aprile 2010
Incontro con Franco Giordano il 28-04-10
Buongiorno
Mercoledi', insieme all'avvocato Antonella Cavaiuolo, andremo ad incontrare Franco Giordano per pianificare quello che ci siamo detti nel primo incontro, in previsione di un incontro allargato con gli altri sindaci della zona.
Speriamo cosi' di gettare le basi per un progetto che possa interessare parecchi cittadini, spostartsi in maniera sicura ed economica mediante una bicicletta, da un paese ad un altro, oppure il poter prendere un pullman per arrivare in stazione o ancora il poter noleggiare una bici per il tempo necessario per fare una commissione, sono cose che nel nostro paese non sono contemplate, sono lontane anni luce dalla nostra quotidianita', vengono prese in considerazioni da molti cittadini che viaggiano nei paesi europei, da ma pochi amministratori locali, provinciali o regionali, eppure possono fare la differenza nella quotidianita' non solo dei pendolari, ma anche della gente comune.
La campagna di sensibilizzazione verso la mobilita' sostenibile va' avanti, seguiteci!
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore
Mercoledi', insieme all'avvocato Antonella Cavaiuolo, andremo ad incontrare Franco Giordano per pianificare quello che ci siamo detti nel primo incontro, in previsione di un incontro allargato con gli altri sindaci della zona.
Speriamo cosi' di gettare le basi per un progetto che possa interessare parecchi cittadini, spostartsi in maniera sicura ed economica mediante una bicicletta, da un paese ad un altro, oppure il poter prendere un pullman per arrivare in stazione o ancora il poter noleggiare una bici per il tempo necessario per fare una commissione, sono cose che nel nostro paese non sono contemplate, sono lontane anni luce dalla nostra quotidianita', vengono prese in considerazioni da molti cittadini che viaggiano nei paesi europei, da ma pochi amministratori locali, provinciali o regionali, eppure possono fare la differenza nella quotidianita' non solo dei pendolari, ma anche della gente comune.
La campagna di sensibilizzazione verso la mobilita' sostenibile va' avanti, seguiteci!
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore
lunedì 19 aprile 2010
Marciapiede botanico e Dossi.
Buongiorno a tutti
circa 2 anni fa', su via San Carlo, la via che costeggia la ferrovia tra un parcheggio e l'altro, e' stato creato un bel marciapiede per non permettere alle macchine di parcheggiare li'. Tale marciapiede costruito in fretta e furia, non e' stato MAI asfaltato. Abbiamo piu' volte denunciato la cosa, anche attraverso video pubblicati su questo BLOG ma nulla.
Abbiamo anche piu' volte visto che, dove la Via San Carlo incontra la via della Pace (strada di accesso ai parcheggi arrivando da ArcoreGomme), si formano delle situazioni di pericolo, dovute all'alta velocita' delle vetture e dei pullman, che arrivando all'incrocio o girano a DX andando verso il parcheggio vicino al pasaggio a livello, oppure girano a SX entrando o nel parcheggio libero, o nel parcheggio a pagamento oppure verso il sottopasso per accompagnare parenti e/o amici.
Sempre a SX transitano anche i pullman verso la stazione.
Siccome la mattina tutti siamo in ritardo, la velocita' e' elevata, se si volta a DX la visibilita' e' chiusa, per cui spesso capita di dover "domare" una macchina proprio come nelle corride.
Invece a DX si creano delle situazioni di pericolo dovute al fatto che i pullman lunghi e anche loro sempre di fretta e le macchine, sfiorano le persone che camminano sul lato DX della strada.
Abbiamo segnalato al comune, all'assessore Centemero, all'ufficio tecnico e alla stazione dei Vigili, questa situazione di pericolo, suggerendo di ASFALTARE il marciapiede botanico, e mettere un paio di dossi artificiali per rallentare la velocita' di auto e pullman. Come al solito le risposte non arrivano, ma non arriva neppure una risposta formale chesso' valuteremo, studieremo il fenomeno e poi vediamo. Dalla giunta di Arcore c'e' sempre il NULLA piu' assoluto !
L'assessore Centemero non risponde mai, odia mettere nero su bianco le cose, preferisce il "Verba volant" meglio non compromettersi mai.
In ogni caso, dopo queste segnalazione e le risposte che non arrivano, noi ci salveremo tutte le e.mail che abbiamo inviato, noi ci auguriamo che non succeda niente, ma se per puro caso dovesse succedere qualche cosa, tireremo fuori e.mail e tutti i post che abbiamo scritto e tutti gli articoli dei giornali fatti sull'argomento, perche' questa giunta era informata della situazione di pericolo, e se non ha fatto nulla per evitare delle conseguenza negative, dovra' prendersi le proprie responsabilita' nella sede opportuna.
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore
!
circa 2 anni fa', su via San Carlo, la via che costeggia la ferrovia tra un parcheggio e l'altro, e' stato creato un bel marciapiede per non permettere alle macchine di parcheggiare li'. Tale marciapiede costruito in fretta e furia, non e' stato MAI asfaltato. Abbiamo piu' volte denunciato la cosa, anche attraverso video pubblicati su questo BLOG ma nulla.
Abbiamo anche piu' volte visto che, dove la Via San Carlo incontra la via della Pace (strada di accesso ai parcheggi arrivando da ArcoreGomme), si formano delle situazioni di pericolo, dovute all'alta velocita' delle vetture e dei pullman, che arrivando all'incrocio o girano a DX andando verso il parcheggio vicino al pasaggio a livello, oppure girano a SX entrando o nel parcheggio libero, o nel parcheggio a pagamento oppure verso il sottopasso per accompagnare parenti e/o amici.
Sempre a SX transitano anche i pullman verso la stazione.
Siccome la mattina tutti siamo in ritardo, la velocita' e' elevata, se si volta a DX la visibilita' e' chiusa, per cui spesso capita di dover "domare" una macchina proprio come nelle corride.
Invece a DX si creano delle situazioni di pericolo dovute al fatto che i pullman lunghi e anche loro sempre di fretta e le macchine, sfiorano le persone che camminano sul lato DX della strada.
Abbiamo segnalato al comune, all'assessore Centemero, all'ufficio tecnico e alla stazione dei Vigili, questa situazione di pericolo, suggerendo di ASFALTARE il marciapiede botanico, e mettere un paio di dossi artificiali per rallentare la velocita' di auto e pullman. Come al solito le risposte non arrivano, ma non arriva neppure una risposta formale chesso' valuteremo, studieremo il fenomeno e poi vediamo. Dalla giunta di Arcore c'e' sempre il NULLA piu' assoluto !
L'assessore Centemero non risponde mai, odia mettere nero su bianco le cose, preferisce il "Verba volant" meglio non compromettersi mai.
In ogni caso, dopo queste segnalazione e le risposte che non arrivano, noi ci salveremo tutte le e.mail che abbiamo inviato, noi ci auguriamo che non succeda niente, ma se per puro caso dovesse succedere qualche cosa, tireremo fuori e.mail e tutti i post che abbiamo scritto e tutti gli articoli dei giornali fatti sull'argomento, perche' questa giunta era informata della situazione di pericolo, e se non ha fatto nulla per evitare delle conseguenza negative, dovra' prendersi le proprie responsabilita' nella sede opportuna.
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore
!
lunedì 12 aprile 2010
La vera storia della Scossalina !
Buongiorno a tutti
Si e' detto molto sulla fatidica Scossalina che permetterebbe, ai molti ciclisti e fruitori del sottopasso pedonale della stazione, di portare la bicicletta sui binari o solo per attraversare il sottopasso per andare da una parte all'altra della stazione e della citta'.
Troppe volte vediamo persone anziane portare a mano le biciclette sulle 2 lunghe rampe di scale, come passaggio obbligatorio per attraversare la citta'.
Perche' la persona anziana che trova i passaggi a livello chiusi, purtroppo, ha come alternativa o farsi il ponte della PEG in bici, oppure portarsela a mano sui gradini della stazione.
ArcoreCiclabile aveva fatto gia' una richiesta un anno e mezzo fa' per avere queste benedette scossaline, si erano fatti dei preventivi tramite un fabbro locale, poi si era detto che queste scossaline potevano avere dei problemi per la sicurezza per cui non era ipotizzabile installarle e poi, come sempre, il BUIO piu' totale!
Bisogna tener presente che il costo dell'opera, doveva essere a carico del comune di Arcore
Cosi', un giorno, passando per la stazione di Sesto San Giovanni dove queste scossaline sono installate, ho visto che c'era l'etichetta della ditta costruttrice con il relativo sito.
Il giorno dopo, vado sul sito, mando una e.mail per chiedere informazioni, vengo contatato dopo poche ore e il giorno dopo mi arriva una massima di preventivo, ovvero 100 euro a metro lineare + 600 euro di installazione per ogni stazione.
Inoltre mi dicono che queste sono le uniche scossaline che si possono installare in quanto sono in plastica, no hanno angoli vivi, non hanno bisogno di manutenzione, e sono facilmente installabili.
Dopo che ricevo l'e-mail chiamo la persona e chiedo lumi su dove siano collocate le scossaline, oltre che Sesto San Giovanni e per sapere da dove era partita la commessa per la realizzazione dell'opera.
In pratica ho chiesto quel'era stato l'iter per poter avere queste sante scossaline.
La persona mi ha fornito il numero di telefono e l'indirizzo e.mail della persona di RFI che aveva seguito il progetto in un po' di stazioni nel Milanese.
Chiamo questa persona, chiedo quale debba essere la prassi, ci sentiamo poi via e.mail e faccio una rischiesta formale delle suddette scossaline sia nella stazione di Arcore che in quella di Carnate / Usmate.
Ho anche inoltrato a RFI la documentazione delle gite treno+bici organizzate da Arcoreciclabile, per far vedere che la nostra richiesta non era campata in aria, ma aveva un senso.
I contatti con RFI sono avvenuto il 17 Marzo 2010, dopo meno di un mese ho ricevuto la notizia da RFI che le scossaline verranno installate nelle 2 stazioni (Arcore e Carnate) entro l'estate 2010 e il costo sara' sostenuto interamente da RFI, senza nessun costo per i 2 comuni.
Questa e' la vera storia delle scossaline di Arcore e Carnate/Usmate, qualsiasi altra storia che sentite e' puramente frutto di fantasia, e i meriti, per dare a Cesare quel che e' di Cesare, sono di un cittadino con qualche idea in piu' e che, con 2 telefonate e 2 e.mail, e' riuscito ad ottenere quello che la giunta non e' riuscita ad ottenere in un anno e mezzo.
Quale sara' il mio compenso morale a tutto questo? Vedere le anziene cicliste di Arcore che si recano al cimitero usufruire della scossaline far passare la propria bicicletta nel sottopasso della stazione!!
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore
Si e' detto molto sulla fatidica Scossalina che permetterebbe, ai molti ciclisti e fruitori del sottopasso pedonale della stazione, di portare la bicicletta sui binari o solo per attraversare il sottopasso per andare da una parte all'altra della stazione e della citta'.
Troppe volte vediamo persone anziane portare a mano le biciclette sulle 2 lunghe rampe di scale, come passaggio obbligatorio per attraversare la citta'.
Perche' la persona anziana che trova i passaggi a livello chiusi, purtroppo, ha come alternativa o farsi il ponte della PEG in bici, oppure portarsela a mano sui gradini della stazione.
ArcoreCiclabile aveva fatto gia' una richiesta un anno e mezzo fa' per avere queste benedette scossaline, si erano fatti dei preventivi tramite un fabbro locale, poi si era detto che queste scossaline potevano avere dei problemi per la sicurezza per cui non era ipotizzabile installarle e poi, come sempre, il BUIO piu' totale!
Bisogna tener presente che il costo dell'opera, doveva essere a carico del comune di Arcore
Cosi', un giorno, passando per la stazione di Sesto San Giovanni dove queste scossaline sono installate, ho visto che c'era l'etichetta della ditta costruttrice con il relativo sito.
Il giorno dopo, vado sul sito, mando una e.mail per chiedere informazioni, vengo contatato dopo poche ore e il giorno dopo mi arriva una massima di preventivo, ovvero 100 euro a metro lineare + 600 euro di installazione per ogni stazione.
Inoltre mi dicono che queste sono le uniche scossaline che si possono installare in quanto sono in plastica, no hanno angoli vivi, non hanno bisogno di manutenzione, e sono facilmente installabili.
Dopo che ricevo l'e-mail chiamo la persona e chiedo lumi su dove siano collocate le scossaline, oltre che Sesto San Giovanni e per sapere da dove era partita la commessa per la realizzazione dell'opera.
In pratica ho chiesto quel'era stato l'iter per poter avere queste sante scossaline.
La persona mi ha fornito il numero di telefono e l'indirizzo e.mail della persona di RFI che aveva seguito il progetto in un po' di stazioni nel Milanese.
Chiamo questa persona, chiedo quale debba essere la prassi, ci sentiamo poi via e.mail e faccio una rischiesta formale delle suddette scossaline sia nella stazione di Arcore che in quella di Carnate / Usmate.
Ho anche inoltrato a RFI la documentazione delle gite treno+bici organizzate da Arcoreciclabile, per far vedere che la nostra richiesta non era campata in aria, ma aveva un senso.
I contatti con RFI sono avvenuto il 17 Marzo 2010, dopo meno di un mese ho ricevuto la notizia da RFI che le scossaline verranno installate nelle 2 stazioni (Arcore e Carnate) entro l'estate 2010 e il costo sara' sostenuto interamente da RFI, senza nessun costo per i 2 comuni.
Questa e' la vera storia delle scossaline di Arcore e Carnate/Usmate, qualsiasi altra storia che sentite e' puramente frutto di fantasia, e i meriti, per dare a Cesare quel che e' di Cesare, sono di un cittadino con qualche idea in piu' e che, con 2 telefonate e 2 e.mail, e' riuscito ad ottenere quello che la giunta non e' riuscita ad ottenere in un anno e mezzo.
Quale sara' il mio compenso morale a tutto questo? Vedere le anziene cicliste di Arcore che si recano al cimitero usufruire della scossaline far passare la propria bicicletta nel sottopasso della stazione!!
Gianluca Morelli
Comitato Parcheggio Arcore
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