venerdì 13 novembre 2009

nuova societa' TLN i dubbi dei Pendolari.

Riportiamo un comunicato stampa dei pendolari Lombardi, dopo che la Regione ha deciso di costituire una nuova societa' la TLN per gestire il trasporto in Lombardia, che nascera' dalle ceneri di Trenitalia e delle ferrovia Nord con all'interno della societa' anche la Regione, insomma il solito gioco all'italiana del Controllore che si autocontrolla.

COORDINAMENTO DEI COMITATI PENDOLARI REGIONE LOMBARDIA
COMUNICATO STAMPA
FIRMATO IL NUOVO CONTRATTO DI SERVIZIO REGIONE
LOMBARDIA-TRENITALIA
ECCO LE VERITA’ NASCOSTE
Dietro alle dichiarazioni di facciata e mirabolanti dei comunicati di Regione Lombardia e Trenitalia su un contratto di servizio siglato a porte chiuse e
senza che i pendolari siano stati consultati in merito agli standard
minimi di riferimento della qualità del servizio, vi
sono molte verità sottaciute.
Ecco ciò che non viene detto nei comunicati ufficiali:
che i servizi non sono stati messi a gara, ma assegnati al monopolista, contraddicendo
anni di “politica” a parole favorevole alla libera imprenditorialità e al mercato e smentita
nei fatti; che la nuova società regionale di servizi ferroviari TLN unisce, ma tiene “separati in
casa”, i due attori principali, che pertanto continueranno ad essere gestiti con le
modalità ed i risultati che conosciamo; che l’entrata in scena di TLN contribuirà
ulteriormente alla confusione dei ruoli,
rendendo ancora più complessa, se non impossibile, l’individuazione delle
responsabilità dei disservizi, mentre non interviene in alcun modo sulla gestione
dell’infrastruttura, che rimarrà comunque al riparo da ogni possibilità di controllo;
che l’introduzione dei nuovi servizi comporterà per il personale e il materiale rotabile un
ulteriore stress per la mancanza di risorse tecniche, in presenza di infrastrutture per lo
più inadeguate ed impianti anacronistici;
che la Regione Lombardia ha ignorato l’impegno preso nel 2006 di revisione, con i
pendolari, del sistema delle penali e dei bonus, parte fondamentale del contratto di
servizio, ed in particolare di rivederne l’entità, le modalità di misurazione e l’aggiunta di
nuovi indicatori;
che le penali comminate a Trenitalia non potranno superare il 2% del valore del
contratto di servizio, tornando ai livelli del 2004 (nel 2007 il massimale era salito al 4%)
e quindi delegando alla “buona volontà” dei gestori ogni speranza di miglioramento
della qualità dei servizi;
che gli standard di riferimento per la puntualità adottati sono stati anch’essi abbassati
ai livelli del 2004, segnando anche in questo caso un arretramento rispetto agli ultimi
valori in vigore nell’ultimo contratto;
che tali bassi valori degli standard qualitativi di riferimento si potranno facilmente
tradurre, grazie ai meccanismi automatici di adeguamento decisi dalla Giunta
regionale, in incrementi tariffari cui non corrispondono effettivi miglioramenti del
servizio.
Mentre i meccanismi di riconoscimento dei bonus rimangono dunque invariati, questi
presupposti pongono dunque serie ipoteche sulla reale possibilità di un reale e concreto
sviluppo qualitativo, e non solo quantitativo, del servizio ferroviario regionale lombardo,
affidando le giuste aspettative dei cittadini lombardi a non meglio precisati, quanto vaghi,
“impegni di miglioramento”.
COORDINAMENTO DEI COMITATI PENDOLARI REGIONE LOMBARDIA
Milano, 11 novembre 2009

Nessun commento: